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Colosseo, dai Fori a Domus Aurea 78 ettari di bellezza

Un'area grande il doppio di Pompei per l'archeologia di Roma

Redazione Ansa

COLOSSEO (ROMA) - Dai Fori al Colosseo, dal Palatino alla Domus Aurea e poi giù fino a lambire il Colle Oppio e il Circo Massimo, senza dimenticare i resti del basamento circolare della Meta Sudans, l'elegante fontana a forma conica che si ergeva a pochi passi dall'Arco di Costantino. Comprenderà nei suoi confini tutta la vasta area archeologica centrale della capitale il Parco Archeologico del Colosseo istituito dal decreto ministeriale che completa la riforma Franceschini.

In tutto 78 ettari fitti di meraviglie, dai monumenti più iconici come naturalmente l'Anfiteatro Flavio, che da solo attira oltre 6,4 milioni di visitatori l'anno, l'immenso Palatino (dove si sta lavorando per allestire un ristorante con vista nella palazzina che una volta ospitava la biblioteca), l'abbacinante Domus Aurea, ancora oggetto di un lungo restauro, i Fori. Ma anche tanti altri piccoli e grandi tesori, immobili, monumenti come la fontana di forma conica che gli antichi definivano 'sudans' per via dell'acqua che sgorgava e che era situata nel punto di congiunzione tra quattro o cinque strade e di quattro o cinque delle regioni che dividevano Roma.

    Un'area grandissima, che a percorrerla tutta, tanto per dare un'idea, è il doppio rispetto alle zone 'scavate' di Pompei, anche se ad esempio ne sono escluse le Terme di Caracalla, la cui gestione resta affidata alla Soprintendenza Speciale.

    Gestito da un direttore insieme con un consiglio di amministrazione e un consiglio scientifico, dotato di autonomia gestionale e di un suo bilancio così come tutti gli altri musei resi autonomi dalla riforma Franceschini, dagli Uffizi a Capodimonte, da Brera al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il nuovo parco sarà almeno inizialmente tutelato e vigilato dal personale già ora in dotazione. Anche se vanno messi in conto problemi legati alla transizione. "La situazione del personale resta quella nota", spiega Franceschini, che però ricorda l'arrivo dai prossimi mesi dei 500 nuovi funzionari che stanno superando ora le selezioni del cosiddetto 'concorsone' ("Io conto sempre di raddoppiare, ma tutti i ministeri chiedono, vedremo") e non disdegna neppure l'aiuto dei giovani del servizio civile ("Un vanto poter dire di aver fatto il servizio civile agli Uffizi o al Colosseo").

    Ancora non si sa, invece, se vi si accederà con un biglietto unico: "Già ora una grossa fetta di quest'area, Colosseo, Palatino e Fori è unita da un solo biglietto - ricorda il ministro- Quello che si farà dopo è ancora da vedere, non sta a me deciderlo".
   

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