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Orafo e pittore in Bologna Rinascimento

Il genio di Francesco Francia alla Pinacoteca Nazionale

Redazione Ansa

BOLOGNA - La Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita dal 24 marzo al 24 giugno (inaugurazione venerdì 23 alle 17) la mostra 'Il genio di Francesco Francia. Un orafo pittore nella Bologna del Rinascimento', promossa in collaborazione con il Museo Civico Medioevale e la Società di Santa Cecilia, Amici della Pinacoteca.
    Francia fu uno dei protagonisti dell'arte bolognese dei decenni di passaggio tra '400 e '500: la sua produzione segnò in modo significativo l'arte della stagione dei Bentivoglio, e continuò, anche attraverso la sua fiorente bottega, dopo la caduta di questi ultimi, con l'arrivo nel 1506 di papa Giulio II e il passaggio della città allo Stato della Chiesa. La sua attività di orafo, esaltata da Vasari, lo vide protagonista della zecca di Bologna per la quale realizzò numerosi conii di monete, ma la sua bottega, come emerge dai documenti, produsse una grande varietà di manufatti, in parte perduti, che comprendono monete, medaglie, miniature, gioielli, progetti per vetrate, oltre ai più noti affreschi e dipinti su tavola.
    La mostra - curata da Mario Scalini ed Elena Rossoni, rispettivamente direttore del Polo Museale dell'Emilia-Romagna e direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna - valorizza l'importante nucleo di opere dell'artista conservate in Pinacoteca, mettendole a confronto con manufatti legati alla produzione di orafo e medaglista della sua bottega. Attenzione particolare viene dedicata alla grafica, ai suoi disegni e alle stampe realizzate nella sua bottega da Marcantonio Raimondi.
    Accompagna la mostra un catalogo edito da Marsilio. (ANSA).
   

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