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L'enigma proibito di Pietro Giannone in mostra a Modena

Testo cifrato, non segreti Carboneria ma poema erotico-libertino

Redazione Ansa

(ANSA) - MODENA, 09 FEB - Un codice cifrato, un piccolo manoscritto in carta leggera, con numeri e strani simboli, a formare un testo incomprensibile, appartenente alla raccolta del Risorgimento del Museo Civico di Modena. E il suo autore, il poeta e patriota modenese Pietro Celestino Giannone, esule per molti anni tra Parigi e Londra. Sono i due elementi che, per i quasi 150 anni in cui il codice è rimasto inviolato nonostante i ripetuti tentativi di decifrarlo, hanno alimentato l'idea che dietro al testo cifrato si nascondessero notizie storiche riferite alla Carboneria. Invece, quando nel 2014 Paolo Bonavoglia, docente di matematica, ha trovato la chiave del codice, il manoscritto ha rivelato non storie segrete della Carboneria, ma un poema erotico-libertino fortemente licenzioso.
    Il manoscritto svelato è protagonista della mostra 'Enigma proibito. Segreti ed erotismo nel poema criptato di Pietro Giannone', allestita nelle sale rinnovate del Museo Civico, che inaugura sabato 10 febbraio alle 17 e che sarà visitabile fino al 23 giugno.
    La mostra - promossa dal Museo Civico e da FestivalFilosofia - propone due livelli di fruizione paralleli: uno per gli adulti e uno per i bambini, in una dimensione interattiva che, con video e postazioni multimediali, invita i visitatori a mettersi in gioco sperimentando il linguaggio cifrato dopo averne compreso i segreti. Il pubblico 'over 16' potrà accedere a una stanza segreta per leggere i versi del poema, mentre ai più piccoli è riservata una stanza tutta per loro. Il codice cifrato inventato da Giannone, probabilmente per sviare ogni sospetto di amici e familiari sul vero significato dei versi che stava scrivendo, è un modo per giocare in segreto con le parole trasgressive e oscene mascherate da un codice che restituiva il valore recondito della parola come segreto impenetrabile se non agli "iniziati" laici. (ANSA).
   

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