Regioni

La Norma di Bellini in scena alla Reggia di Colorno e Cento

Dopo il successo al debutto al teatro di Ferrara

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 28 GIU - Dopo il successo ottenuto al debutto il 15 giugno scorso al Teatro Abbado di Ferrara, l'opera di Vincenzo Bellini, 'Norma', andrà in scena alla Reggia di Colorno il 29 giugno e in piazzale Rocca a Cento l'1 luglio. Il capolavoro belliniano, frutto di una coproduzione tra la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, la Fondazione Teatro G.
    Borgatti di Cento e Associazione Parma e OperArt Aps, si avvale della regia di Maria Cristina Osti e della direzione musicale di Lorenzo Bizzarri sul podio dell'Orchestra Città di Ferrara e del Coro 'G. Verdi' di Ferrara preparato da Mirko Banzato.
    Lo spettacolo aprirà alle 21.15 l'ottava edizione del Summer Reggia Opera nei giardini del celebre palazzo ducale di Colorno, gioiello del territorio parmense. L'allestimento si trasferira poi nel Piazzale Rocca per la Rassegna 'Cento Notti d'Estate 2021' alle 21.30. 'Norma' sarà interpretata dal soprano Renata Campanella, mentre Pollione da Fabio Armiliato, uno dei tenori più apprezzati della scena lirica internazionale. Il soprano ucraina Yulia Merkudinova darà voce, invece, ad Adalgisa, giovane e candida novizia che si interpone fra i due protagonisti. Le scene delle spettacolo portano la firma di Alessandro Ramin, le luci quella di Marco Cazzola. La regista Maria Cristina Osti nella sua messa in scena ha voluto evidenziare la metamorfosi femminile del libretto di Felice Romani: "Nel settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri - spiega Maria Cristina Osti - l'opera belliniana rievoca in sé la Commedia dantesca permettendo ad ognuno di riconoscere l'umanità che circonda entrambe le opere. L'inferno è vivo, umano, tangibile, violento e passionale così come il mondo che troviamo in Norma. Il conflitto interiore di Norma è per lei un Purgatorio: disposta a sacrificare il bene più prezioso, i figli, per punire la fellonia di Pollione e il suo peccato. E' il trionfo del femminile: conclude la regista - generosità, rinuncia, sorellanza, riscatto, sacrificio sublimato nella catarsi paradisiaca finale". (ANSA).
   

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