Regioni

Capolavori carta, Correggio e Guercino

Collezione dei duchi d'Este alla Galleria Estense di Modena

Redazione Ansa

MODENA - La Galleria Estense di Modena apre la stagione espositiva con un'iniziativa di grande raffinatezza che attinge dal patrimonio delle sue collezioni conservate in deposito. Dal 17 febbraio al 13 maggio propone 'Da Correggio a Guercino. Capolavori su carta della collezione dei duchi d'Este': in mostra opere selezionate fra gli oltre 800 disegni delle collezioni, di alcuni fra i più grandi maestri del Cinquecento e Seicento italiano. Autori come Correggio, Nicolò dell'Abate e Lelio Orsi, Ludovico, Annibale e Agostino Carracci, lo Scarsellino, Guido Reni, Guercino (di cui le Gallerie estensi possiedono alcuni dei capolavori più significativi). Chiudono la serie le rare tempere su pergamena del francescano Bonaventura Bisi, detto Padre Pittorino.
    Da liberi studi d'invenzione fino a veri e propri disegni preparatori, la scelta ha riguardato alcuni dei grandi maestri emiliani già presenti in Galleria Estense con le loro opere pittoriche. L'esposizione consente di fare raffronti diretti tra disegni e dipinti, e gettare uno sguardo diverso sullo stile, la tecnica e i segreti del comporre di grandi maestri. Un calendario di iniziative didattiche e di guida accoglierà i visitatori in questo percorso.
    I disegni oggi in Galleria Estense provengono da vicende plurisecolari. Le fonti suggeriscono la presenza di alcuni capolavori di grafica già nei camerini di Alfonso I d'Este, nel Castello di Ferrara. È però soprattutto nel corso del Seicento che i duchi d'Este, ormai trasferiti a Modena, danno vita a una vera e propria raccolta moderna di disegni, che culmina negli anni di Alfonso IV (1658-1662), quando il Palazzo Ducale ospita, assieme alla celeberrime gallerie di pittura e di sculture, antichità e meraviglie, anche una delle più ricche e variegate collezioni grafiche del tempo, paragonabile a quella fiorentina del cardinale Leopoldo de' Medici. Gli inventari consentono di stimare in più di 2.840 i fogli di cui si componeva, e che contavano esemplari dei maggiori maestri. Con il XVIII secolo tuttavia iniziano progressive traversie e dispersioni che raggiungono il punto più critico con le spoliazioni napoleoniche. La quasi totalità dei circa 1.300 disegni trasferiti in Francia non tornerà più a Modena e ancora oggi costituiscono parte fondamentale delle collezioni del Museo del Louvre.
    "La mostra continua la serie di appuntamenti della Galleria Estense - spiega la direttrice Martina Bagnoli - pensati come 'finestre' sulle opere del museo solitamente non visibili, per ragioni conservative o di spazio, appartenenti alle ricche collezioni estensi: una serie avviata lo scorso anno con l'esposizione dedicata alle matrici lignee, proseguita con la mostra sulla miniatura ebraica, che oggi continua con l'attuale allestimento di questa selezione di opere grafiche su carta e pergamena e che già prevede, per il prossimo futuro, un progetto dedicato al medagliere estense".(ANSA).
   

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