Regioni

La figura femminile nei film di famiglia

'Sguardi in camera', fotografie e proiezioni dal 1952 al 1986

Redazione Ansa

RAVENNA - Come vivevano le ragazze a Ravenna negli anni Cinquanta? Come trascorrevano il loro tempo libero? Quali erano le principali occupazioni? Dove lavoravano? Come si divertivano? Si recavano nelle spiagge di Marina di Ravenna con i famigliari oppure con il gruppo di amici? Poi con l'arrivo degli anni Sessanta, del boom economico, come sono cambiate le loro abitudini? La rappresentazione della vita quotidiana è mutata con l'entrata negli anni Settanta e Ottanta? Quali sono i punti in comune e quali le differenze fra epoche lontane e diverse fra loro? A questi e ad altri interrogativi cerca di rispondere il percorso espositivo di 'Sguardi in camera: la figura femminile nei film di famiglia. Ravenna 1952-1986', raccontando una 'storia altra' della città e dei suoi abitanti.
    La mostra - a ingresso gratuito, allestita alla Manica Lunga della biblioteca Classense dal 13 gennaio al 4 febbraio - si compone di oltre 60 immagini inedite provenienti dai fondi filmici privati di 69 cine-amatori ravennati, fotografie ricavate con un minuzioso lavoro di visione, analisi e scansione dei singoli fotogrammi, immagini che pongono al centro la figura femminile così come è stata rappresentata in quasi trent'anni di cinema amatoriale. Alle immagini in movimento è dedicato uno spazio centrale, con la ricostruzione del 'salotto del cine-amatore' in cui sarà possibile visionare una selezione di film familiari girati a Ravenna, restaurati e digitalizzati. A completare il percorso dedicato al film di famiglia e amatoriale saranno esposte attrezzature analogiche dell'epoca: cineprese, moviole, proiettori, presse per il montaggio.
    Il progetto è stato finanziato dal Comune di Ravenna e le pellicole raccolte sono state restaurate, digitalizzate e catalogate in collaborazione con Home Movies - Archivio nazionale del film di famiglia di Bologna, in modo da poter essere messe a disposizione come un patrimonio utile per ricomporre la storia e l'identità della comunità ravennate.
   

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