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Il 'West' negli scatti di Jodice a Napoli

Al Mann venti opere per la prima volta in Italia

Redazione Ansa

NAPOLI - Il sorgere e il declino dell'ultimo grande impero occidentale tra l'inizio della Gold Rush (1848) e il fallimento della Lehman Brothers (2008) sono raccontati dalla mostra fotografica 'West' di Francesco Jodice curata da Matteo Balduzzi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con il Mufoco, Museo di Fotografia Contemporanea (Electa, fino all'8 gennaio). Venti opere sono presentate per la prima volta in Italia: in tre lunghi viaggi, tra il 2014 e il 2022 Jodice rilegge una parte della nostra storia. California, Nevada, Utah, Wyoming, Arizona, Colorado, New Mexico, Nebraska, Texas, con l'inclusione delle aree contigue messicane, alcuni degli stati dove ha avuto luogo la corsa all'oro, i territori percorsi.
    Ruderi archeologici sono miniere, ghost town, utopie, complessi e infrastrutture abbandonate di una stagione animata da un'irrefrenabile bramosia di ricchezze immediate.
    Atlante (2015), primo capitolo di una trilogia video che Jodice ha dedicato al Secolo Americano e che è stata parzialmente realizzata nella Sala della Meridiana del Mann crea un ulteriore cortocircuito negli spazi del Museo. "Quando inizia l'archeologia? Già ieri è passato - nota il direttore del Mann Paolo Giulierini - Grandi Musei come il British espongono gettoni telefonici o carte di credito, per dar conto di quelle che saranno le tracce materiali delle nostre generazioni fra mille e più anni. Di più l'America del West, a differenza del Messico o di parti dell'America Latina non è mai stata abituata ad un concetto di archeologia simmetrico al nostro. Per il West il passato sono già i villaggi nati intorno alla corsa all'oro, quelli dei pistoleri o i set dismessi dei celebri film. Nessuno ha il diritto di stabilire un confine tra antico e recente. Nel momento in cui pensa ad un concetto esso è già volato via nei nostri ricordi. Il Mann in questi anni è stato ancha casa della fotografia d'artista - ricorda Giulierini - da Luigi Spina ai fotoreporter del World Press Photo".
    "Questo incrocio tra l'ovest del progetto e l'ovest del Golfo di Napoli riconduce tutto al tema della visione che è il vero scopo della fotografia e dei musei" dice Davide Rondoni, presidente del Museo di Fotografia.
   

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