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Metamorfosi e natura, a Ercolano il Pianeta delle piante

Il 16 settembre alle Terme maschili con Saponangelo e Mancuso

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 SET - Trasformandosi in lauro per sfuggire ad Apollo, la Dafne di Ovidio incontra il destino scritto nel nome che porta, visto che daphne significa proprio alloro, lauro. E proprio sul concetto di metamorfosi, venerdì 16 settembre alle Terme Maschili del Parco Archeologico di Ercolano, nell'ambito degli Ozi di Ercole, l'attrice Teresa Saponangelo e il botanico Stefano Mancuso intratterranno il pubblico in una narrazione che dalla poesia ovidiana arriverà, in uno scambio continuo e proficuo, alle metamorfosi della natura, quelle a cui assistiamo da millenni e quelle alle quali dovremo prepararci in vista anche di un cambiamento inevitabile della natura che ci circonda. "Forse proprio il poema di Ovidio arriva maggiormente a un pubblico eterogeneo come quello che ci auguriamo di avere.- spiega Saponangelo - E questo perché è immediato da recepire, soprattutto nel contesto in cui lo leggeremo. Il Parco è diventato un luogo meraviglioso in questi anni perché è stato fatto un lavoro prestigiosissimo". L'uomo "è parte della natura, è parte della materia - dice Gennaro Carillo, direttore artistico degli incontri- Non ci sono grandi differenze gerarchiche. Anzi, pensare alle differenze gerarchiche ci ha messo in una situazione molto seria e delicata. La presunta superiorità dell'animale uomo su tutto il resto del vivente, in un certo senso è come se lo avesse autorizzato a fare scempio del vivente considerando follemente la natura come una risorsa illimitata quando sappiamo bene tutti che la natura non lo è". L'ingresso agli incontri è libero fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria. (ANSA).
   

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