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In "quel paese" una magia più forte della jella e del Covid

A Colobraro dal 7 al 28 agosto, di venerdì, in scena il "Sogno"

Redazione Ansa

MATERA - Torna il viaggio tra "magico e fantastico" per la decima edizione del "Sogno di una notte a quel paese", la manifestazione organizzata a Colobraro (Matera) i venerdì di agosto per sfatare la "nomea" del posto, "più forte della jella e anche del Covid".
    Il 7, 14, 21 e 28 agosto, sempre di venerdì, Colobraro accoglierà infatti turisti e visitatori per ironizzare, ha detto il sindaco Andrea Bernardo, "su superstizione, masciare, fattucchiere, pettegole, buontemponi e monachicchi . Vi racconteremo storie d'armi e d'amore attualizzate ai tempi del Covid. Ovviamente, ancor di più in quest'anno bisestile e funesto non potrete mancare anche per ritirare il tipico amuleto antimalocchio e portafortuna di Colobraro: l'abitino o congjok!".
    Lo spettacolo, per garantire la massima sicurezza di pubblico e attori, avrà una formula diversa rispetto alle precedenti edizioni: "In ottemperanza alle norme anti Covid - ha spiegato il regista, Giuseppe Ranoia - abbiamo riadattato lo spettacolo teatrale in una forma statica, rinunciando alla storica formula del teatro itinerante". Tre gli spettacoli previsti per ogni serata: alle 18, alle 20 e alle 22, con prenotazione e uso di mascherina obbligatorie: è possibile prenotare data e orario dello spettacolo sulla piattaforma on line, collegandosi al link bit.ly/sogno2020, o al numero 340.3234014.

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