Regioni

L'altra 'meraviglia' di Montescaglioso

Gli ipogei dell'abbazia di San Michele ora aperti ai visitatori

Redazione Ansa

MATERA - E' lo stupore il sentimento comune nei visitatori degli ambienti ipogei, estesi su tre livelli, dell'abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso (Matera) per il sistema di cantine, depositi cerealicoli, impianti molitori e oleari realizzati nei secoli dalla comunità monastica benedettina che ha gestito la struttura e i possedimenti terrieri per secoli, all'insegna dell'efficienza e della produttivita'. Il complesso ipogeo, restituito di recente alla fruibilità, ricostruisce con l'attraversamento di ambienti restaurati, attrezzi, vasellame riprodotto con decorazioni dell'abbazia, in alcuni casi recuperati, strumenti e pannelli divulgativi bilingue, le "linee produttive" di olio, formaggi, conservazione di derrate, panificazione e molitura di cereali. Di rilievo sono le cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, profonde 18 metri, e la cantina, di epoca tardo medievale, che si estende per una lunghezza di 80 metri e con un'altezza di otto.
   

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