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All'Aquila il Medioevo diventa Festival, a lezione sulla città

Con Università, da Cardini a Barbero, Templari e videogiochi

Redazione Ansa

L'AQUILA - "Il turismo culturale è uno dei motori dell'economia del Paese. La cultura è volano di sviluppo e dell'economia cittadina, questo festival rappresenta un'occasione, oltre che culturale anche turistica per la città": così Amedeo Feniello, docente di Storia medievale del dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila nel corso della presentazione del "Festival delle città del Medioevo", a Palazzo Fibbioni all'Aquila. Presenti alla conferenza anche il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, il rettore dell'Università dell'Aquila, Edoardo Alesse, il direttore generale Piero Di Benedetto e Alfonso Forgione, ricercatore di Archeologia cristiana e medievale Univaq.
    Sono previste circa 40mila presenze per l'evento, che partirà con appuntamenti di avvicinamento a settembre 2022 per terminare a giugno 2023 (dal 21 al 25 date indicative) con le giornate finali. Una grande manifestazione culturale di respiro internazionale a cadenza annuale e ingresso libero, incentrata sul tema della città medievale, costruita intorno a lezioni di taglio divulgativo, con particolari approfondimenti sulla storia medievale dell'Aquila e del suo territorio. Tra gli ospiti previsti: Franco Cardini, Alessandro Barbero, Alberto Grohmann, Alessandro Vanoli, Maria Giuseppina Muzzarelli. Tra gli stranieri David Abulafia, Andrè Vauchez, Patrick Boucheron, Regine Le Jan e Wlter Pohl.
    Gli eventi di avvicinamento si occupano di tutti gli ambiti culturali in cui si parla di Medioevo: arte, musica, cinema, teatro, letteratura, storia, fino ai videogiochi, cosplay e saghe televisive. "L'obiettivo è quello di creare un evento che continui nel tempo", ha detto Forgione. "Il Festival sarà l'occasione di far conoscere al pubblico il lavoro di ricerca che si fa nell'Università dell'Aquila, ma anche di divulgare le ricerche degli altri atenei che verranno ospiti". "Ci aspettiamo un grandissimo afflusso di pubblico, associazioni e appassionati nei cinque giorni di Festival", ha detto Biondi. Il Comune ha accettato da subito di sostenere l'evento, che costerà 130mila euro, con 65mila di fondi Restart e il resto coperto dall'Università. Tra gli appuntamenti del festival, gli Stati generali della rievocazione storica.
    Nell'occasione si discuterà della promozione, sostegno e valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici. Usi, riti e costumi espressione del grande patrimonio "Immateriale" italiano.
    (ANSA).
   

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