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Plastico per scoprire antico acquedotto

San Salvo, Museo civico Porta della Terra amplia suoi contenuti

Redazione Ansa

SAN SALVO (CHIETI) - Il Museo civico "Porta della Terra" di San Salvo arricchisce i contenuti archeologici con una nuova installazione didattica. Un plastico in scala 1:1, quindi a grandezza reale, di una parte del condotto dell'acquedotto romano ipogeo che, ancora funzionante, attualmente alimenta la Fontana vecchia di San Salvo, in provincia di Chieti. L'acquedotto, realizzato attorno al II - III secolo d.C., nella sua parte terminale corre a circa 10 metri sotto Piazza San Vitale e sinora è stato esplorato per circa 150 metri.
    L'installazione è stata ideata e realizzata dagli archeospeleologi Marco Rapino e Fabio Sasso e mostra chiaramente come fu realizzato il condotto che ha la funzione di trasportare l'acqua: all'interno di una galleria scavata nella roccia venivano costruiti due muri veri a propri, addossati ai lati della galleria stessa, paralleli tra loro a una distanza di circa 40 cm e collegati in alto da un "tetto" costituito da una serie continua di tegoloni di terracotta (ciascuno di circa cm 46 x 65) disposti accoppiati a cuspide. Su questo "tetto" veniva poi disposto un consistente strato di malta e la parte alta della galleria, soprastante il manufatto, veniva riempita con grossi ciottoli. Nell'istallazione realizzata i muri sono stati ricostruiti, nella loro geometria, con materiali moderni. I tegoloni di copertura, invece, sono quelli autentici recuperati nella zona del crollo e riportati in superficie (non senza difficoltà) nel dicembre 2014 dagli archeospeleologi della Parsifal, Rapino e Sasso che negli ultimi anni stanno portando avanti l'esplorazione dell'acquedotto coadiuvati dall'archeologo Davide Aquilano e grazie ai piccoli finanziamenti messi a disposizione dall'Assessorato alla Cultura del Comune di San Salvo.
   

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