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A Roma la mostra "Van Gogh Alive - The Experience"

Redazione Ansa

PALAZZO DEGLI ESAMI (ROMA) - I celebri girasoli che sbocciano, tra una veduta su La vigna rossa e la Notte stellata sul Rodano. E poi gli Iris che diventano muri fioriti e le vedute di Parigi, con la fisarmonica in sottofondo. E ancora la passione per l'Oriente che fiorisce di mandorli ogni angolo e colonna, l'inquietudine dei ritratti e la passeggiata, a occhi aperti, nel Campo di grano con il volo di corvi, dipinto proprio poche ore prima di spararsi. Se è vero che con l'arte van Gogh voleva ''toccare il cuore delle persone'', questa volta di certo ne riempie gli occhi e i sensi.

Dopo il successo in Australia, Stati Uniti, Russia e poi Firenze e Torino, debutta anche a Roma ''Van Gogh Alive - The Experience'', mostra multisensoriale curata da Ninetynine e Grande Exhibitions, che fino al 26 marzo porta a Palazzo degli Esami 800 opere dipinte dal maestro tra il 1880 il 1890, in 3 mila immagini riprodotte su muri di maxi schermi da 40 proiettori HD. Un'immersione nel mondo del genio olandese, che è anche l'occasione, dopo quasi 20 anni, per riaprire al pubblico, seppur solo temporaneamente, lo storico Palazzo degli esami a Trastevere.

''L'idea alla base della mostra - racconta Rob Kirk, curatore per Grande Exhibitions - è avvicinare a van Gogh un nuovo pubblico, più giovane o fatto di famiglie, che solitamente non frequenta le gallerie d'arte''. Per 40 minuti, negli immensi spazi del Palazzo d'inizio '900, ''è come se si potesse letteralmente 'mettere piede' nelle sue opere, riprodotte e animate da un sistema multimediale unico, sperimentato anche per mostre su Leonardo, Monet, Cezanne e che armonizza motion graphic, suono surround di qualità cinematografica e immagini dettagliatissime''.

Dopo aver toccato più di 100 città ''la stessa mostra ora è a Bogota, in Colombia - aggiunge - La sfida è proprio portare van Gogh in giro per il mondo, senza tutte le difficoltà che comporterebbe un'esposizione del genere''. Costata ''tra gli 800 mila e un milione di euro'', come dice Simone Mazzarelli, Ceo di Ninetynine, e corredata di laboratori di pittura, scultura, fotografia e workshop, la mostra accompagna il visitatore in un viaggio poetico (ma fatto anche di 10 chilometri di cavi elettrici) attraverso nella potenza visionaria di van Gogh. Circondati dalle sue opere e sulla scia del lungo carteggio con il fratello Theo, ecco i suoi tormenti e confessioni, la passione raccontata attraverso i colori e gli occhi penetranti dei suoi ritratti. Scorrono i mulini dei Paesi Bassi, la Parigi dove conobbe gli Impressionisti e poi Arles, Saint Rémy, la Chiesa di Auver-sur Oise o la Notte Stellata, che sembra quasi spremuta direttamente dal tubetto delle sue tempere.

Ma la mostra è anche un'occasione per riscoprire Palazzo degli esami, gioiello di inizio '900 nel cuore di Trastevere, che un tempo ospitava le sessioni delle prove di Stato. Chiuso dal 2001, oggi è messo a disposizione dal Gruppo Cassa depositi e prestiti, in attesa di una vera riqualificazione. ''Dopo averlo acquistato a un prezzo non irrisorio - spiega Marco Sangiorgio, direttore generale di CDPI SGR, che gestisce il fondo proprietario - ora abbiamo una responsabilità verso i nostri investitori. Il Comune non consentirebbe uno spazio commerciale, quindi sarà probabilmente destinato a diventare un albergo o una struttura ricettiva''. 

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