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Parigi celebra Petrarca e l'Invenzione del Rinascimento

L'avvento dell'umanesimo in mostra alla BnF fino al 26 giugno

Redazione Ansa

(ANSA) - PARIGI, 19 FEB - Parigi celebra il Rinascimento e uno dei suoi più illustri protagonisti, Francesco Petrarca (1304-1374), con una mostra di oltre 200 opere alle origini dell'Umanesimo in programma alla Biblioteca Nazionale di Francia (BnF). Intitolata 'L'invention de la Renaissance. L'humaniste, le prince et l'artiste' ('L'invenzione del Rinascimento.
    L'umanista, il principe e l'artista'), l'esposizione aperta al pubblico fino al 16 giugno si propone di raccontare l'avvento della cultura umanistica, nata in Italia nel tredicesimo secolo e poi propagatasi in tutta Europa, come in una sorta di ''Schengen delle Lettere'' che rivoluzionò il sapere dando vita al mondo moderno.
    Lungo il percorso, negli spazi della Bibliothèque Nationale de France di rue Vivienne, a due passi dai Giardini del Palais Royal, la parte del leone la fa Petrarca, che all'avvento di questa nuova era diede un apporto fondamentale, contribuendo alla riscoperta dei classici greci e latini. "Era tanto tempo che la figura di Petrarca non riceveva il giusto omaggio" a Parigi, sottolinea Gennaro Toscano, il direttore scientifico del Musée de la BnF che ha curato la mostra insieme al direttore della Réserve des Livres Rares Jean-Marc Chatelain. L'esperto racconta che "il nucleo originario, il punto di partenza" della BnF, da secoli epicentro del sapere d'Oltralpe, "fu proprio la biblioteca di Petrarca". Ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, dei profondi legami che intercorrono tra Francia e Italia, le due 'sorelle latine' d'Europa unite a doppio filo attraverso i secoli. Un terzo della Biblioteca di Petrarca - che in parte fece i suoi studi a Montpellier, nel sud della Francia, prima di proseguirli a Bologna - è oggi conservata alla BnF mentre gli altri tesori petrarcheschi si trovano in Vaticano, ma anche a Londra e alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. La visita parte da un tipico 'studiolo' rinascimentale - ad accogliere il visitatore una massima di Seneca: "Il riposo senza gli studi è anch'esso morte, è sepoltura di uomo vivente" - fino agli spazi aperti al pubblico delle grandi biblioteche reali. Lungo il percorso, scandito in cinque capitoli - 'Lo studiolo' - 'Petrarca e la nascita dell'Umanesimo' - 'Dallo studio dell'Antichità al gusto dell'Antico' - 'La sapienza e la gloria'. 'Dalla biblioteca umanistica alla biblioteca principesca' - circa 240 opere di inestimabile pregio, tra libri e manoscritti unici come le Esposizioni sui Salmi di Sant'Agostino (nell'edizione donata dal poeta Bocaccio al suo amico Petrarca nel 1355), una copia in latino dell'Odissea di Omero o le opere (in greco) di Platone annotate dall'umanista aretino. In mostra a Parigi anche le edizioni originali delle 'Vite' del Vasari o del 'Pantagruel' di Rabelais (1532), laddove Gargantua esorta il figlio allo studio delle Lettere perché è grazie ad esse che ''da animale umano si farà uomo''. Esposti lungo il percorso anche tanti disegni, dipinti, sculture e medaglie. Tra questi, l'Apollo e Dafnia di Perugino (1490, proveniente dal Museo del Louvre), il 'San Girolamo nella cella' di Albrecht Durer (1514), l'Allegoria della Repubblica di Venezia di Jacopo Bellini (1453) o gli spiritelli (o putti reggicandela) di Donatello (1434-1439, provenienti dal Musée Jacquemart-André). (ANSA).
   

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