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Archeologia, trovati sigilli archivio dell'antica città Doliche

Primi risultati della missione pisana nel sud est della Turchia

Redazione Ansa

(ANSA) - PISA, 31 GEN - Dagli scavi dell'antica città di Doliche, nel sud-est dell'odierna Turchia, emergono i resti di un edificio che, grazie alle numerose impronte di sigillo in terracotta ritrovate dagli archeologi, è stato possibile identificare come l'antico archivio cittadino, il luogo in cui venivano conservati i documenti in papiro e pergamena. Lo rivela l'Università di Pisa diffondendo i primi risultati della missione archeologica dell'Ateneo pisano in collaborazione con l'Università di Münster (Germania).
    "Il sito dell'antica Doliche - spiega Margherita Facella, professoressa di Storia greca e direttrice della missione pisana - è stato oggetto di indagini tedesche nei decenni passati e dal 2015 un team internazionale sotto la guida di Engelbert Winter ha condotto prospezioni e scavi, portando alla luce i resti di alcuni edifici pubblici, tra cui le terme romane. Accanto a queste erano stati identificate le tracce di un'altra costruzione, ora parzialmente scavata dai nostri archeologi. Si tratta di un archivio cittadino, come rivelano le più di 2mila impronte di sigillo in terracotta (cosiddette bullae) recuperate e sottoposte, laddove possibile, a pulizia e restauro che indicano chiaramente che qui venivano conservati documenti scritti su papiro e pergamena, andati poi distrutti a causa di un incendio". La sopravvivenza di questi reperti, aggiunge l'archeologa, "è un evento assai raro, possibile solo in caso di incendio e successivo abbandono dell'edificio: infatti, se da una parte il fuoco causa la distruzione dei documenti, dall'altra consente la cottura dell'argilla cruda su cui i sigilli sono impressi". Uno studio preliminare di questi materiali rivela che si tratta sia di sigilli privati e ufficiali della città ed è essenziale per ricostruire non solo la realtà amministrativa di una città, ma anche il suo tessuto culturale e religioso. (ANSA).
   

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