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Strade, ponti, case, in mostra la New York di Hopper

Al Whitney Museum fino a 5 marzo 2023

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 21 OTT - La città di New York vista da uno sguardo d'eccezione, quello di Edward Hopper, pittore e illustratore statunitense esponente del realismo americano. In mostra al Whitney Museum fino al 5 marzo 2023 'Edward Hopper's New York' che con oltre 200 opere tra disegni, stampe, illustrazioni e dipinti descrive la visione della 'città americana che conosceva e amava di più', come raccontava lui stesso. I punti di osservazione sono spesso una finestra o un tetto ma l'artista sceglie deliberatamente di rappresentare angoli, strade, strutture, ponti meno conosciuti, tralasciando monumenti e luoghi iconici, sceglie anche l'orizzontalità piuttosto che la verticalità. New York fu casa per Hopper per quasi 60 anni, dal 1908 al 1967, e la sua non fu una rappresentazione precisa di una metropoli del 20/o secolo all'insegna uno sviluppo edilizio sfrenato, dell'aumento della popolazione e dei cantieri stradali disseminati ovunque, piuttosto la sua New York rimane a misura d'uomo e poco popolata. "Questa mostra - ha detto la curatrice Kim Conaty - presenta opere anche meno o del tutto sconosciute al pubblico. Hopper visse in città per la maggior parte della sua vita, al civico 1 di Washington Square North non lontano dall'attuale sede del Whitney. Nel corso della sua esistenza fu testimone degli stessi incessanti cicli di demolizione e costruzione che ci sono oggi, mentre la città si reinventa costantemente. Tuttavia Hopper ha catturato una città che è allo stesso tempo in cambiamento e immutabile, un posto particolare nel tempo e al quale la sua mente ha dato una forma ben distinta". Organizzata in sezioni tematiche che coprono la sua intera carriera la mostra inizia con la presentazione dei suoi primi disegni, dipinti e materiali d'archivio raramente esposti al pubblico . Nella sezione intitolata 'The Window' (la finestra) Hopper cattura momenti intimi e privati della vita quotidiana in cui i newyorkesi vengono colti in modo naturale perché non sanno di essere osservati. Inoltre per la prima volta vengono mostrati assieme, nella sezione 'The Horizontal City' cinque dipinti che raffigurano i paesaggi urbani secondo la sua visione. Furano realizzati dal 1928 al 1935 e sono quasi tutti della stessa dimensione e struttura. I dipinti sono lo specchio della visione contraria dell'artista allo sviluppo in verticale, ossia con la costruzione di grattacieli, e che ora sono elemento imprescindibile dallo skyline della città. Ancora la sezione 'Washington Square' è uno sguardo sul suo quartiere, luogo che lo ha ispirato per quasi 55 anni e presenta anche una serie inedita di acquerelli che mostrano i panorami dalla sua finestra o dal suo tetto. Tra questi City Roofs (1932) e 'November, Washington Square' (1932-1959)

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