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Il visionario Blake approda alla Tate

Londra rende omaggio all' 'artista di Dio' che sfidò un'epoca

Redazione Ansa

 L'opera di William Blake, ricordato oggi tra i massimi artisti che la Gran Bretagna abbia mai avuto, approda alla Tate Britan con una mostra di circa 300 lavori tra i più importanti e raramente esposti. L'esposizione, che si chiuderà a febbraio 2020, riesamina le opere di questa figura eccentrica: pittore, incisore e poeta visionario, considerato un tempo pazzo per le sue idee stravaganti. La vicenda umana e artistica di Blake fu frutto di un'epoca di grandi stravolgimenti, rivoluzioni, guerre, così come di politiche progressiste: crogiuolo della sua immaginazione unica che lo costrinse a lottare tutta la vita per essere compreso e riconosciuto. Celebrato come poeta, Blake aveva anche delle grandi ambizioni da artista figurativo e immaginò grandi affreschi che però non furono mai realizzati. Per la prima volta, due opere, The Spiritual Form of Nelson Guiding Leviathan (1805) e The Spiritual Form of Pitt Guiding Behemoth (1805), saranno ingrandite digitalmente e proiettate sulle pareti della Tate.
   

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