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Leda e il Cigno da Chatsworth a New York

da Sotheby's in mostra 43 capolavori da residenza dei duchi

Redazione Ansa

NEW YORK - Per l'anniversario dei 500 anni, la "Leda e il Cigno" di Leonardo vola a New York. Il disegno proprietà dei duchi del Devonshire ha lasciato il castello di Chatsworth ed è in mostra, ma non in vendita, fino al 18 settembre nelle nuove gallerie di Sotheby's assieme ad altri 43 tesori della dimora nel centro dell'Inghilterra abitata dalla stessa famiglia, i Cavendish, dal 1549: 16 generazioni.
    Datata al 1506, la Leda fu acquistata dai duchi nella prima meta' del '700 e rischio' di sparire per sempre durante la seconda guerra mondiale. Spiega il dodicesimo duca, Peregrine "Stoker" Cavendish venuto a New York per l'inaugurazione, che nel 1938 fu chiesto a suo nonno di inviarla a Milano per la grande mostra su Leonardo al Palazzo dell'Arte. Riluttante sulle prime a causa della guerra alle porte, il duca tuttavia accettò dopo aver saputo che re Giorgio avrebbe prestato i "suoi" da Vinci. Scoppiò la guerra: il disegno restò in Italia (in magazzino a Castel Sant'Angelo) fino al 1946 quando fu rispedito a Chatsworth, avendo subito un piccolo danno, una macchia bianca sullo stomaco di Leda, che il duca definisce "una medaglia d'onore al concetto del prestito". Non c'è solo Leonardo: tra i pezzi forti della collezione allestita a New York con la scenografia del direttore creativo di "Hamilton" a Broadway, David Korins, ci sono gioielli, abiti da cerimonia, due vedute veneziane di Canaletto, il celebre ritratto di Georgiana, la scapestrata duchessa antenata di Lady Diana dipinta da Thomas Gainsborough nel 1787 all'età di 28 anni, un Rembrandt (Ritratto di Vecchio) e la scultura di una Vergine Vestale velata commissionata dal sesto duca all'italiano Raffaele Monti nel 1846: ha fatto da sfondo nel 2005 a "Orgoglio e Pregiudizio" con Keira Knightley quando Chatsworth divenne la casa di Mr. Darcy. Uno degli obiettivi della mostra aperta al pubblico gratuitamente, oltre che battere cassa per le cospicue spese di manutenzione della proprietà (oltre 40 milioni di dollari), è di mostrare come i Cavendish abbiano sempre collezionato arte "fresca di pennello", contemporanea per l'epoca: la seconda sala si apre con i ritratti di Lucian Freud dei genitori del duca mentre in un'altra domina la versione digitale di Laura Burlington, la nuora, interpretata dal concettuale Michael Craig-Martin. In questo senso l'iniziativa si collega a quella più in linea con il Dna della casa d'aste: una "selling exhibition" di opere ispirate al collezionismo di Chatsworth, tra cui un Rosso Fiorentino da poco riscoperto, un grande "Capriccio con rovine classiche" di Canaletto e tre vedute di Vanvitelli accostate ai alle sfere di porcellana dell'australiana Pippin Drysdale simili a quelle volate a New York con la raccolta ducale.(ANSA).
   

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