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Apre a Potsdam il nuovo museo Barberini

Merkel e Gates all'inaugurazione durante discorso Trump

Redazione Ansa

POTSDAM - La giornata, e soprattutto l'orario, contribuiscono a richiamare l'attenzione su un evento brandeburghese: proprio mentre Donald Trump si insedia alla presidenza degli Usa infatti, con un discorso atteso dal mondo intero, Angela Merkel è invece a Potsdam, per inaugurare il nuovo Museo Barberini. Un palazzo che nasce al posto di un edificio voluto da Federico il Grande, e che fu raso al suolo da una bomba degli alleati il 14 aprile nel 1945.

    E la cancelliera è accompagnata da un ospite d'eccezione, il fondatore della Microsoft Bill Gates, che è fra gli sponsor dell'edificio, e che avrebbe prestato anche un'opera della sua fondazione per l'apertura. 

    Il re prussiano che amava la filosofia e l'arte, e dibatteva con Voltaire in francese, aveva scelto come modello un palazzo romano che gli piaceva, e lo aveva fatto tirare su dal suo architetto, Carlo von Gontard. Il nuovo museo si deve invece all'iniziativa di un mecenate, Hasso Platter - berlinese di origine, vive negli Usa, ma a Potsdam ha una villa - che nel 2013 ha annunciato il suo "regalo" al capoluogo del Land che confina con la capitale tedesca. E stasera il nuovo palazzo ha aperto i battenti, con un'inaugurazione alle 17. Dopo la cerimonia con cui il sindaco ha elargito al miliardario "amico di Potsdam" la cittadinanza onoraria per il "suo impegno sociale" nella città. Diciassette sale, 2200 metri quadrati. Plattner realizza con questa casa dell'arte un sogno, stando ai media tedeschi, che viene coronato al suo 72/imo compleanno. Due le mostre organizzate per l'occasione, che resteranno accessibili fino al 28 maggio: "Impressionismo, l'arte del paesaggio" (in esposizione ci sono 140 opere) e "I classici del Moderno" (60 lavori).

    Le tele delle che si potranno ammirare arrivano da diverse città del mondo: Parigi, Washington, San Pietroburgo e Gerusalemme. Si tratta di capolavori di Monet, Boudin, Caillebotte, Pissarro, Sisley, Corot e Renoir, per la prima; Rodin, Kandinsky, Liebermann e Nolde per la seconda. Solo poche delle opere che si potranno vedere stasera appartengono a questa nuova 'istituzione' dell'arte. E si tratta innanzitutto di tele di artisti della DDR. La missione del Museo Barberini sarà per lo più quella di ospitare mostre temporanee.
   

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