Rubriche

A Camera in mostra le 'distorsioni' di André Kertész

In contemporanea esposta la collettiva Nuova Generazione

Redazione Ansa

E' dedicata ad Andrè Kertész - considerato da Henri Cartier-Bresson il padre della fotografia contemporanea - la nuova mostra di Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino, dal 19 ottobre al 4 febbraio 2024.
    L'artista di origini ungheresi, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura visiva del XX secolo, si inserisce nel solco della strada intrapresa da Camera con le antologiche dei grandi protagonisti del Novecento a partire da Eva Arnold e Dorothea Lange. Non è l'unica novità della stagione autunnale.
    In contemporanea nella Project Room si può infatti visitare Nuova Generazione, dialogo fra quattro giovani artiste e artisti e gli Archivi Alinari. Al doppio appuntamento Camera si presenta con una veste nuova, frutto dell'importante progetto di rinnovamento architettonico in corso, unito alla creazione di un innovativo, e unico in Italia, percorso visivo-tattile dedicato alla storia della fotografia.
    La mostra André Kertész. L'opera 1912-1982, a cura di Matthieu Rivallin e Walter Guadagnini, è composta da 150 immagini che ripercorrono la carriera dell'artista ungherese dalle prime fotografie amatoriali in Ungheria a quelle di Parigi fino agli scatti negli Stati Uniti. Risalgono al periodo francese le "distorsioni" - giochi nati dagli specchi deformanti dei baracconi del luna park - che lo hanno reso una figura di primo piano anche nell'ambito surrealista. Il percorso è cronologico, a eccezione della prima sala dedicata all'autoritratto ed è stata realizzata con la Médiathèque du patrimoine et de la photographie di Parigi che conserva gli oltre centomila negativi donati da Kertész allo Stato. La mostra Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari, a cura di Giangavino Pazzola e Monica Poggi, presenta le opere inedite di quattro giovani artiste e artisti tra i più promettenti in Italia: Matteo De Mayda, Leonardo Magrelli, Giovanna Petrocchi e Silvia Rosi. Nella primavera 2024 le opere verranno esposte a Firenze e andranno a far parte degli Archivi Alinari. "Tutte e due le mostre - sottolinea il direttore Walter Guadagnini - nascono dalla collaborazione con altri istituti: la Médiathèque du patrimoine di Parigi e gli Archivi Alinari. La scelta di Kertész va nella direzione di continuare la ricognizione sulle grandi figure della fotografia del '900".
    Infine l'esposizione multimediale permanente La storia della fotografia nelle tue mani, realizzata nella Manica Lunga con fondi del Pnrr e accessibile alle persone cieche e ipovedenti grazie a pannelli visivi e tattili. Un'iniziativa nata nell'ambito di Open Camera, "un progetto - spiega il presidente Emanuele Chieli - che rientra negli obiettivi che ci siamo dati con il quinto anniversario guardando al decimo: rendere Camera accessibile a chiunque cercando di intercettare pubblici diversi, anche chi è portatore di disabilità. E' una tappa di un percorso che prevede anche interventi di rinnovamento degli spazi".
    Il viaggio di Camera inizia a Torino, ma prosegue anche a Saluzzo, Forlì e Bassano del Grappa: (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it