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Natura e gran gusto, c'è la festa del prosciutto a Sauris

Nei due fine settimana del 14-15 e 21-22 luglio

Festa del prosciutto

Redazione Ansa

SAURIS - Paesaggi di una bellezza incontaminata, fitti boschi e prati verdi, ricchi di specie aromatiche e officinali, punteggiati in alta quota da orchidee e anemoni. L’unicità di Sauris (che, con i suoi oltre 1400 m di altitudine, è il comune più alto del Friuli Venezia Giulia) si riconosce ancora oggi in questa natura rigogliosa e selvaggia e nel modo con cui sono state conservate tradizioni secolari, d’origine bavarese, ancor vive nella parlata, nelle architetture, nella gastronomia, negli usi, nelle feste. Nota per il suo prosciutto leggermente affumicato, Sauris è rinomata anche per i suoi eccellenti ristoranti, per i piccoli ed accoglienti hotel, per l’albergo diffuso (dove si dorme in antiche case restaurate nel rispetto dello stile originale) e per i suoi artigiani che lavorano il legno, tessono, producono birra.

Il prosciutto crudo che si produce in questo incantevole borgo della Carnia, fra i boschi della Val Lumiei, ha un gusto inconfondibile: tutelato dal marchio d’Indicazione Geografica Protetta, è dolce e morbido, viene leggermente affumicato con legno di faggio aromatizzato con ginepro ed erbe e poi lasciato lentamente stagionare all’aria fresca e asciutta dei monti.

Nei due fine settimana del 14-15 e 21-22 luglio, Sauris dedica questa sua specialità la Festa del prosciutto, durante la quale saranno allestiti caratteristici punti di ristoro, dove si potranno degustare prosciutto e specialità tipiche carniche (piatti a base di prosciutto e speck, formaggi, gnocchi, griglia, piccoli frutti e dolci, senza dimenticare i vini e la birra prodotta proprio a Sauris) con l’accompagnamento di musica dal vivo e danze tradizionali. Ad arricchire il programma, il tradizionale Mercatino dell’artigianato e dei prodotti agroalimentari della montagna, le visite guidate al prosciuttificio Wolf per scoprire segreti e tecniche di lavorazione, la Mostra dedicata alla “Diga del Lumiei 70 anni dopo”, le visite guidate al Centro etnografico e alla medievali chiesa di Sant’Osvaldo e San Lorenzo e, le sere di sabato 14 e 21, fuochi d’artificio.

Per informazioni: www.sauris.org

Vacanze in Carnia - Monti incontaminati, natura selvaggia e silenziosa, un patrimonio d’arte e storia che ben poche zone di montagna possono vantare, tradizioni antiche e prodotti genuini: questo, e molto altro ancora, è la Carnia, terra di boschi, rocce e vallate fra le più belle del Friuli Venezia Giulia, a due passi dal confine con l’Austria. La Carnia ha mantenuto intatti nei secoli i dialetti e le tradizioni della sua gente, sviluppando un turismo a dimensione d’uomo, ecocompatibile, non affollato, tanto che del rispetto ambientale ne ha fatto un portabandiera. Trascorrere una vacanza in Carnia significa, dunque, immergersi in un mondo fatto di autenticità e genuinità, essere accolti in strutture ben attrezzate, di qualità e a prezzi accessibili, siano esse piccoli hotel a conduzione familiare o alberghi diffusi, ricavati dalla ristrutturazione di antiche case di caratteristici paesi. Gli amanti dello sport possono sbizzarrirsi tra mountain-bike, cicloturismo, passeggiate, arrampicate, trekking fra i rifugi, equitazione, free-climbing, trekking a cavallo, parapendio, canoa. Non solo vacanze attive: tutta da scoprire la particolarissima gastronomia della Carnia e i prodotti tipici delle sue malghe, la sua storia antica che ha origini celtiche e l’ha vista come protagonista nel periodo romano (come testimoniano il Foro, l’area archeologica e il Museo di Zuglio, l’antico Iulium Carnicum), l’arte, il folclore e l’artigianato, tutti segni di un passato custodito con orgoglio e riproposto con passione. 

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