(ANSA) - VERONA, 23 NOV - "Negli ultimi anni, con l'avvento
del cambiamento climatico, Corvina, Corvinone e Rondinella, i
nostri vitigni autoctoni, che danno le uve per l'Amarone,
avevano dato prova di una maturazione più corretta. In
quest'annata torrida hanno dimostrato resilienza anche nella
fase di appassimento, seppur da noi controllato, sviluppando la
tradizionale muffa nobile botrytis, prezioso elemento che dà
unicità ai nostri vini". Ad affermarlo è Daniele Accordini, dg
ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, che già all'inizio
del mese ha dato il via alla pigiatura delle uve per l'Amarone,
azione autorizzata dal 3 novembre dalla Regione Veneto, su
richiesta del Consorzio di tutela. Dunque, circa un mese prima
rispetto alla consuetudine, causa le alte temperature, che
quest'anno hanno influito sulle varie fasi del ciclo vegetativo
della vite, anticipandole tutte.
"E' un'annata da vini rossi", aggiunge Accordini, rivelando
che vi sono concentrazioni di zucchero inusuali (13% al
naturale) e un buon contenuto di polisaccaridi. Nonostante si
fosse temuto il peggio, grazie anche ad un recupero pluviale a
fine agosto, la denominazione non è andata in crisi. La mancanza
d'acqua, elemento imprescindibile per ottenere qualità, rende
sempre più necessaria l'irrigazione di soccorso nella
viticoltura di pianura, ma la Valpolicella ha dimostrato di
essere preparata a questa evenienza nella maggior parte dei
casi. "Ci preserva e salva il territorio, insieme all'alta
professionalità raggiunta nella tecnica viticola ed enologica.
Il mercato ci sceglie per l'unicità della produzione e la
qualità, che riusciamo a garantire: vini buoni ci sono un po'
ovunque, ma la Valpolicella è la sola denominazione a destinare
il 50% dell'intera raccolta all'appassimento, per la produzione
dell'unico passito rosso secco al mondo, l'Amarone, tra le prime
cinque denominazioni del vino italiano", ribadisce Accordini.
Cantina Valpolicella Negrar conta 244 famiglie socie che
coltivano oltre 700 ettari di vigneti ubicati in prevalenza
nelle colline della Valpolicella Classica e in zone veronesi
Doc. E' il primo produttore di vini bio per estensione di
vigneti in Valpolicella (150 ha), ora anche nel territorio del
Bardolino. Negli anni Trenta del Novecento, è stata la prima
cantina della Valpolicella ad aver etichettato e lanciato
commercialmente una bottiglia di Amarone con la dicitura
"Amarone Extra della Valpolicella" (dominiveneti.it). (ANSA).
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Vino: clima che cambia, in Valpolicella pigiatura anticipata
Ma prova "Botrytis" superata