(ANSA) - FIRENZE, 08 FEB - Dalla primavera i prezzi dei vini
nella grande distribuzione e nel canale Horeca sono destinati ad
aumentare a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende,
calcolato tra l'8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei
costi di materie e servizi. Questa situazione, inevitabilmente,
si ripercuoterà sui prezzi finali per il consumatore, con il
rischio di possibili aumenti anche dal 10 al 30%. Sono le
previsioni di The Wine Net, rete di sette cooperative italiane
che ha costituito un osservatorio per analizzare la situazione
di mercato.
In base all'indagine, spiega una nota, la reazione del
mercato sarà diversificata. Mentre nel canale Horeca gli
operatori hanno accettato le variazioni, la Gdo oppone maggiori
resistenze, anche se non mancano realtà che hanno compreso la
situazione. Con un rincaro medio del 10% nei listini delle
aziende, nel caso in cui la grande distribuzione voglia
mantenere inalterati i margini, questo si tradurrà in un aumento
del prezzo finale per il pubblico dal 10 al 30%. Secondo
l'osservatorio di The Wine Net, alcune aziende della Gdo stanno
già facendo campagne pubblicitarie per rassicurare i consumatori
sull'assenza di aumenti, facendo ricadere il mancato profitto
solo sulle cantine. Un comportamento giudicato controproducente.
La soluzione corretta, osserva la rete di cooperative, dovrebbe
essere la trasparenza verso il cliente finale, all'insegna di
una 'economia etica' che ripartisca i disagi su tutti gli
attori. La situazione, si osserva ancora, apre una nuova
problematica: il posizionamento di alcune denominazioni
all'interno del canale distributivo che rischiano di non essere
più appetibili per il consumatore. In quest'ottica il rischio è
che alcune tipologie di vino divengano più convenienti da
vendere come sfuso. Un danno enorme, secondo The Wine Net.
All'estero la situazione si prospetta meno critica per le
cantine grazie al comportamento degli importatori che, in gran
parte, hanno accettato di ripartire in modo equo i rincari. The
Wine Net riunisce le cooperative Cantina Valpolicella Negrar
(Veneto), Cantina Pertinace (Piemonte), Cantina Frentana
(Abruzzo), Cantina Vignaioli Scansano (Toscana), Cva Canicattì
(Sicilia), La Guardiense (Campania), Cantina Colli del Soligo
(Veneto). (ANSA).
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Vino: Wine Net, +8-12% prezzi a listino per aumento costi
'Per consumatori rischi +10-30%. Ripartire equamente rincari'