(ANSA) - ROMA, 17 GEN - Prenderà il via, con l'arrivo della
prossima primavera, il progetto "Terroir intelligenti del Sannio
- Innovazioni per una Falanghina Resiliente (Innfares) per il
vitigno Falanghina. L'iniziativa, finanziata nell'ambito del
Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Tipologia 16.1.1),
coincide con l'avvio del ciclo vegetativo annuale della vite.
L'obiettivo- informa una nota del Sannio Consorzio Tutela Vini-
è quello di aumentare la resilienza del vitigno falanghina al
cambiamento climatico. Il progetto coinvolge il Sannio Consorzio
Tutela Vini (capofila) e le cooperative Cantina di Solopaca, La
Guardiense e Vitivinicoltori del Taburno e si avvale del
contributo scientifico del Dipartimento di diritto, economia,
management e metodi quantitativi dell'Università degli Studi del
Sannio e della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di
Napoli Federico II con il supporto della società di servizi alle
imprese Risorsa. L'iniziativa interessa 2.300 ettari di
viticoltura sannita, coinvolge circa duemila viticoltori e le
tre più grandi cooperative sannite. "Si tratta di un percorso -
afferma Libero Rillo, presidente del Consorzio Sannio - che va
snodandosi in una serie di attività che per circa due anni
impegna viticoltori e studiosi in interessanti interventi sul
campo al fine di sperimentare un modello di gestione adattiva
dei vigneti di Falanghina. Un modello che sia in grado di
mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sui vitigni,
salvaguardando così la grande qualità dei nostri vini e
definendo nuovi contenuti comunicativi efficaci per la loro
valorizzazione sul mercato, sposando tematiche attualissime come
quelle della resilienza e della sostenibilità della
vitivinicoltura". (ANSA).
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Progetto per resilienza Falanghina a cambiamento clima
Capofila è il Sannio Consorzio Tutela Vini. Il via a primavera