(ANSA) - ROMA, 04 DIC - In Italia a fine anno, gli acquisti
di cibo&bevande si annunciano in ottimo recupero sul 2020. Ovse-
-Osservatorio Economico Vini e Spumanti stima un maggiore volume
di acquisti sul 2020 tra il 14 e il 17 per cento di
vini&spumanti in particolare per consumi in casa e regali,
mentre il fuori casa sembra si assesti su un +9-11 per centro.
Non si arriva ai volumi del 2019, ma i valori crescono. E per il
brindisi delle festività di fine anno vengono privilegiate le
bolle tricolori. "C'è voglia di uscire, ma anche di ritornare in
casa. Le prenotazioni fuoricasa sono state in forte rilancio
fino a fine novembre, ma, tra superpass e regioni di nuovo in
giallo, tra gli operatori cresce la tensione per disdette dietro
l'angolo. Le conferme arrivano solo all'ultimo momento. Insomma
c'è voglia di spendere per Natale e Capodanno ma incertezze sul
breve e medio termine", sottolinea Giampietro Comolli,
presidente Ovse, struttura attiva dal 1991 fondata
all'Università Cattolica di Piacenza. In questo contesto,
osserva l'analista economico, certi consumi, soprattutto in
horeca, luoghi di vacanza, in montagna e per cibi&vini non
indispensabili ma funzionali alle feste di fine anno, dipendono
dall'ultima sicurezza e informazione. Anche in tutti i paesi
europei si respira la stessa aria. "È un periodo - evidenzia
Comolli - di consumi e acquisti concentrati: circa il 37-40 per
cento del totale annuo va in regali, feste, brindisi. Il
confronto con le feste 2020 è estremamente positivo. Mancheranno
all'appello ancora 6 milioni di bottiglie di bollicine rispetto
al 2019. Le stime fissano in 67-68 milioni di bottiglie di
spumanti italiani, con una spesa di 610-620 milioni di euro".
Per la sola notte dal 2021 al 2022, Ovse stima che salteranno
39-42 milioni di bottiglie di bollicine. Solo 2 milioni i tappi
di Champagne, in calo del 27% rispetto al 2019 e del 16%
rispetto al 2020. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Osservatorio vini, voglia di brindisi ma rischio disdette
Ovse,+14-17% su 2020 a casa e regali; incertezza da nuove regole