(ANSA) - ROMA, 03 NOV - E' al 10% la quota di vino italiano
importato in Cina. Il motivo di una percentuale di importazione
non molto alta è dovuto al fatto che molti consumatori cinesi
sono abituati a vini più dolci e amabili come quelli provenienti
dal mercato cileno, americano e francesi, mentre il prodotto
made in Italy è giudicato un prodotto ad alta acidità, con
tannino marcato e molto astringente in bocca. A rilevare il
trend economico è un' analisi di Vinehoo, portale di vendita di
vino e accreditato come tra i più utilizzati in Cina, che mette
in evidenza alcune delle principali lacune che stanno facendo
ritardare l'exploit atteso del vino tricolore nel mercato
cinese, Dall'analisi di mercato risulta che Sangiovese e
Nebbiolo sono i più ricercati, mentre Prosecco e vini organici-
ritengono gli analisti - hanno possibilità di essere il cavallo
di Troia per il vino italiano nel mercato cinese.
L'11 dicembre a Shanghai e il 18 dicembre a Guanzhou in Cina
il vino italiano sarà invece al centro dell'attenzione di
operatori, esperti e appassionati del settore grazie al tour
"Icon Italy" dopo il blocco del 2020. La rassegna, nata
dall'idea del gruppo cinese Vinehoo nel 2016, tocca varie città
della Cina e mette in contatto le cantine partecipanti con
operatori e wine lover, presentando al pubblico dei
professionisti alcune delle "icone" del vino italiano. "Tra i
problemi maggiormente riscontrati c'è- commenta Eva Xia,
responsabile acquisti del gruppo Vinehoo- anche l'identità del
vino italiano tra troppe denominazioni e varietà di vitigno, che
naturalmente generano grandi differenze di stile e di
riconoscibilità del vino per il consumatore cinese. ma
nonostante tutto in questo momento questi possono anche
diventare i fattori di successo per il vino italiano in Cina,
serve solo un lavoro continuativo da parte di aziende e consorzi
per poter educare il consumatore cinese a questa cultura e alle
diversità". (ANSA).
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In Cina import vino italiano è al 10%
Vinehoo, preferiti dai consumatori Sangiovese e Nebbiolo