(ANSA) - ROMA, 18 OTT - La registrazione della menzione
tradizionale "Prošek" per un vino croato proposta dalla
Commissione Ue è la punta dell'iceberg della guerra scatenata a
livello mondiale da falsi in bottiglia che ogni anno sottraggono
1 miliardo di euro al vero vino Made in Italy con il Prosecco
che è il più copiato del pianeta. E' l'allarme lanciato dalla
Coldiretti in occasione del primo Vinitaly Special Edition che
si svolge mentre è in corso la vendemmia 2021 dove nello stand
Coldiretti è stata presentata la "stanza degli orrori" con i
falsi scovati nei diversi continenti.
La mancata protezione delle denominazioni di vino italiane
nei diversi Paesi non solo rischia di favorire l'usurpazione da
parte dei produttori locali ma, sottolinea la Coldiretti,
favorisce anche l'arrivo su quei mercati di prodotti di
imitazione realizzati altrove. Un problema che riguarda anche
gli accordi di libero scambio siglati dall'Unione Europea nei
quali è stata protetta solo una piccola parte delle
denominazioni riconosciute e tutelate a livello comunitario.
Dal Bordolino argentino nella versione bianco e rosso al
Barbera bianco prodotto in Romania e al Chianti fatto in
California, sono i solo alcuni esempi delle contraffazioni e
imitazioni di vini e liquori nazionali e non mancano neppure i
wine kit per ottenere improbabili liquidi come il Montecino.
Mentre il Prosecco è fra i prodotti più bersagliati, con la
Coldiretti che ha smascherato il Meer-secco, il Kressecco, il
Semisecco, il Consecco e il Perisecco tedeschi, in commercio
sono arrivati anche il Whitesecco austriaco, il Prosecco russo e
il Crisecco della Moldova; addirittura in Brasile diversi
produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la
denominazione Prosecco nell'ambito dell'accordo tra Unione
Europea e Paesi del Mercosur. (ANSA).
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Vinitaly: Coldiretti, impazzano i falsi da Prosek a Chianti
La Ue vuole riconoscere 1 miliardo di euro di vino tarocco