(ANSA) - ROMA, 01 OTT - "La leadership mondiale dell'Italia
nella produzione di vino biologico conferma che la strada da
seguire è quella dell'agricoltura di qualità, apprezzata da un
numero sempre maggiore di consumatori". Lo dichiara in una nota
Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo
l'ultimo rapporto dell'Organisation internationale de la vigne
et du vin (Oiv), il nostro Paese registra la maggiore incidenza
di vigneti bio a livello mondiale, con il 15% del totale
nazionale, seguito da Francia (14%) e Austria (14%). Nel
complesso, nel 2019 la superficie certificata mondiale di vino
biologico è stimata in 454mila ettari, pari al 6,2% della
superficie totale vitata.
"Le dinamiche del mercato e i gusti dei consumatori seguono
logiche proprie che la politica e le organizzazioni
internazionali fanno spesso fatica a recepire - spiega Tiso -.
Questi numeri rivelano che nel comparto vinicolo il biologico
non è più una prospettiva futura, ma una realtà che si sta
consolidando anno dopo anno. La trasformazione in atto, del
resto, non si ferma al vino ma coinvolge molte altre
produzioni".
Mentre l'agricoltura italiana continua a guadagnare prestigio
nel mondo, una nota positiva, rileva il presidente di Confeuro,
giunge anche dal Parlamento. "È stata infatti messa in
calendario - continua - la discussione della nuova legge sul
biologico, che la Camera voterà a novembre. Anche se il recente
vertice sui sistemi alimentari dell'Onu non ha fatto registrare
novità di rilievo, nel nostro Paese i tempi sono maturi per un
cambiamento. In attesa che i negoziati a livello europeo e
mondiale producano risultati concreti, possiamo tracciare già da
ora la strada che porta a una vera transizione ecologica ed
essere da esempio per gli altri Paesi". (ANSA).
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Vino: Confeuro, primato biologico conferma eccellenza Italia
Nostro Paese ha maggiore incidenza (15%) vigneti bio nel mondo