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La Champagne insorge contro la nuova legislazione russa

Marchio tutelato in 120 Paesi, Ue respinga norma "inaccettabile"

Redazione Ansa

- Il nome Champagne è protetto in più di 120 paesi. Il Comité Champagne è determinato a portare avanti i dialoghi con le autorità russe per ottenere il diritto d'uso esclusivo del nome Champagne sul territorio russo. Ad annunciarlo, in una nota, è Il Comité Champagne che, con sede a Epernay, riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne. "La Champagne è scandalizzata per la nuova legislazione russa sull'etichettatura dei vini" sottolinea l'organizzazione interprofessionale. E precisa: se i vini di Champagne conservano il diritto esclusivo di utilizzare il nome "Champagne" in caratteri latini sull'etichetta principale, la legge li obbliga a rinunciare al termine "Shampanskoe" - traduzione della parola Champagne in russo - e a riportare il termine «vino spumante» in caratteri cirillici sulla controetichetta. Solo i vini effervescenti russi avranno adesso il diritto di utilizzare il nome "Shampanskoe". Il Comité Champagne "disapprova questa normativa che non assicura ai consumatori russi un'informazione chiara e trasparente sull'origine e le caratteristiche dei vini". Il Comité "si dispiace che questa nuova legge rimetta in discussione più di vent'anni di colloqui bilaterali tra l'Unione Europea e la Russia sulla protezione delle denominazioni d'origine".

Il Comité Champagne, si aggiunge nella nota, sta analizzando i dettagli e le conseguenze di questa legge, di cui non era stato informato dalle autorità russe. Gli Champenois fanno appello alla diplomazia francese ed europea per ottenere la modifica di questa legge "inaccettabile". (ANSA).

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