(ANSA) - ROMA, 15 MAG - Aggiungere acqua al vino rimane una
pratica proibita, e comunque questo non potrebbe chiamarsi vino
che ha una sua precisa definizione e non può scendere sotto i
8,5 gradi alcolometrici a volume. E' questa la linea che
l'Italia riproporra' al tavolo Pac del 25 e 26 maggio dove il
tema tornera' in esame. Il ministro delle Politiche agricole
Stefano Patuanelli nell'ultima audizione alla 14/a Commissione
del Senato, precisando che la proposta Ue sulla pratica
enologica dell'aggiunta d'acqua - che tanto polverone ha
sollevato nei giorni scorsi tra i produttori e in diversi
schieramenti politici italiani - nasce dalla necessità di
armonizzare normative nazionali già vigenti in Francia, Spagna,
Portogallo e in Germania, e che potrebbe creare anche ostacoli
alla libera circolazione delle merci.
Sui vini dealcolati il confronto è acceso dal 2018 e al
momento si discute la soluzione di compromesso: il vino potrà
essere etichettato come dealcolato o parzialmente dealcolato,
mentre i vini Doc e Igt potranno utilizzare solo la dicitura
parzialmente dealcolato. (ANSA).
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Vino annacquato rimane proibito, 25-26 maggio su tavolo Pac
Non è vino sotto 8,5 gradi, Italia dice no a dealcolazione