(ANSA) - PERUGIA, 08 APR - Timori anche nella zona di
Montefalco, patria, fra l'altro, del Sagrantino, per le
conseguenze sui vigneti della gelata della scorsa notte.
Le temperature - ha spiegato all'ANSA Filippo Antonelli,
presidente del Consorzio vini di Montefalco - sono scese fino a
meno 2 gradi e in alcune zone anche meno 5, e questo potrebbe
avere danneggiato le coltivazioni.
"Per fare un bilancio - ha spiegato - bisognerà attendere
qualche giorno. C'è da capire se i nuovi germogli sono stati
necrotizzati e bisogna aspettare le temperature delle prossime
notti".
"L'aspetto positivo - ha osservato Antonelli - è che questa
gelata non è stata particolarmente tardiva, rispetto, ad
esempio, a quella del 26 aprile del 2017. Ma alcuni vigneti si
erano già mossi, mentre altri erano più indietro. Il Sagrantino
è il meno danneggiato, perchè è più tardivo, mentre si teme per
il Sangiovese, il Grechetto, o il Merlot, che germogliano
prima".
"Generalmente - ha inoltre spiegato Antonelli - queste gelate
colpiscono di più il fondovalle, mentre sembra che la scorsa
notte sia arrivata anche sulle colline più alte. Se il danno c'è
stato, è molto a macchia di leopardo".
"Il problema - ha sottolineato ancora il presidente del
Consorzio vini di Montefalco, al quale aderiscono 70 cantine - è
che queste gelate sono diventate sempre più frequenti, rispetto
a 20 o 30 anni fa". (ANSA).
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Vino: a Montefalco timori per la produzione dopo la gelata
Il Sagrantino il meno danneggiato. Bilancio nei prossimi giorni