(ANSA) - PADOVA, 26 GEN - Festeggia quest'anno i due secoli
di attività la distilleria Luxardo. Fondata nel 1821 a Zara da
Giacomo Luxardo, iniziò la sua avventura producendo il
Maraschino, un liquore conosciuto nella città dalmata sin dal
medioevo col nome di Rosolio di Maraschino: una specialità
prodotta soprattutto nei conventi, ottenuta mettendo in
infusione in alcol le marasche (ciliegie asprigne coltivate
localmente), zuccherando e unendo essenza di rose per profumare.
Con l'esilio imposto da Tito nel 1947, la famiglia si trasferì a
Torreglia, ai piedi dei Colli Euganei, dove Giorgio, unico dei
fratelli superstiti, costruì lo stabilimento come quello che
aveva lasciato sulle coste dalmate distrutto dai bombardamenti.
Oggi la Luxardo lavora le sue marasche, raggiungendo un totale
di produzione di 6 milioni di bottiglie l'anno. La sede si
sviluppa su 12.000 metri quadrati, conta una cinquanta
dipendenti, una novantina di collaboratori commerciali in Italia
e oltre ottanta importatori a livello mondiale. Il portfolio
comprende un'ampia gamma di liquori classici italiani.
L'azienda, una delle più antiche distillerie esistenti al
mondo, si distingue tra le società liquoristiche europee ancora
interamente di proprietà della stessa famiglia fondatrice,
giunta alla settima generazione. "Essere qui a raccontare i
nostri 200 anni - commenta Franco Luxardo - è una profonda
emozione". L'azienda, col tempo, ha sviluppato una completa
gamma liquoristica, incrementando significativamente la presenza
sul mercato nazionale e dedicandosi alla penetrazione
commerciale nei più svariati mercati mondiali.
Oltre a Maraschino e Cherry 'Sangue
Morlacco', i due prodotti storici, ci sono altri liquori tipici
della tradizione italiana come Sambuca dei Cesari, Amaretto di
Saschira, Limoncello, Aperitivo etc.Da circa un decennio è stata
inoltre avviata una linea di produzione di confetture destinate
alla pasticceria. (ANSA).
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Il Maraschino che arriva da Zara, Luxardo festeggia 200 anni
Famiglia dalmata esiliata in Veneto, è alla settima generazione