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Falsi vini italiani venduti all'estero, 9 misure cautelari

Sistema di contraffazione smantellato grazie a un'operazione congiunta di carabinieri e guardia di finanza

Redazione Ansa

TORINO - Un sistema di contraffazione di pregiati vini italiani, organizzato a livello internazionale, è stato smantellato nell'ambito di una operazione di carabinieri e guardia di finanza, che hanno eseguito nove misure cautelari, tra cui cinque arresti domiciliari.

La banda è accusata di avere commercializzato tra il 2016 e il 2018 54 mila bottiglie di vino contraffatto verso il mercato elvetico ottenendo un guadagno illecito di quasi un milione di euro. L'operazione aveva già portato, nel giugno 2018, al sequestro di 15mila bottiglie di falsi vini pregiati, oltre 10 mila etichette singole, più di 8 mila contrassegni di Stato per vini Doc e Docg, 165mila capsule di chiusura per bottiglie con marchi e loghi di aziende vitivinicole, 200 chili di aromi, sciroppi e coloranti vietati in uso enologico. Associazione a delinquere, riciclaggio, contraffazione, frode, distruzione di scritture contabili, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti sono le accuse ipotizzate a vario titolo nell'inchiesta, che ha fatto scattare nuove perquisizioni in tutta Italia. L'indagine è coordinata dalla Procura di Asti.

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