(ANSA) - BERLINO, 7 DIC - Un surrogato dei mercatini
diNatale, che quest'anno in Germania non aprono a causa del
coronavirus: sono questo Natale gli stand del vin brulè. E cioè
l'iniziativa presa da tantissimi ristoranti e localini tedeschi
di aprire banchetti natalizi al pubblico, all'aperto, per
offrire il classico "Glühwein", rosso o bianco, e speziato con
la cannella. Accompagnato magari da un classico "Brat Wurst", o
da qualche altra leccornia tipica del periodo invernale. Ebbene,
la trovata, che sta aiutando i ristoratori a superare il
malumore del semi-lockdown, agita invece le discussioni del
governo tedesco e della cancelliera, alle prese coi nuovi
contagi che, nonostante la riduzione dei contatti, non calano.
Il richiamo irresistibile del vin brulè provoca infatti veri e
propri capannelli (di 10-20 persone) e file, in genere non
lunghissime, che contraddicono la linea dettata dall'esecutivo:
"stare a casa" il più possibile e tagliare le occasioni di
incontro al minimo, proprio in vista delle festività. E
così oggi sia la Bindeskanzlerin che il suo ministro della
Salute Jens Spahn hanno richiamato i tedeschi alla disciplina:
si parla troppo di stand del vin brulè, hanno detto entrambi, e
troppo poco degli infermieri e del personale sanitario alle
prese col Covid nel terapie intensive. Sono nell'aria nuove
misure, più rigide, per riportare la Germania all'ordine.
(ANSA).
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Covid, in Germania gastronomia punta su stand vin brulè
Ma cresce nervosismo Merkel per capannelli e code clima Natale