(ANSA) - ROMA, 28 APR - Cambia da qui a tre anni la geografia
mondiale del business del vino: la domanda globale di vino
dell'Asia Orientale vale 6,45 miliardi di euro di import
ed è già prossima all'aggancio del Nord America (Canada e Usa),
piazza da 6,95 miliardi di euro. Nella competizione globale,
l'Asia Orientale gareggia per la Champions League con un balzo a
valore negli ultimi dieci anni del 227% (12,6% il tasso annuo di
crescita negli ultimi 10 anni): 11 volte in più rispetto ai
tradizionali mercati Ue e quasi il quadruplo sull'area
Nordamericana. Un distacco sullo sprint che sembra chiudere ogni
gara con i campionati minori, secondo il quadro delineato "Asia:
la lunga marcia del vino italiano", a cura dell'Osservatorio
Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, nel corso della presentazione a
Roma del 53/mo Vinitaly alla fiera di Verona dal 7 al 19 aprile.
''L'Asia Orientale - ha sottolineato Giovanni Mantovani, Ceo
di Veronafiere Spa - non è solo Cina ma molto di più:
rappresenta una area commerciale di circa un terzo della
popolazione mondiale e di questo passo la domanda di vino del
Far East supererà entro tre anni quella del Nord America''. Su
questa nuova rotta orientale, l'Italia finora ha però fatto solo
capolino rispetto alla Francia, nonostante, come evidenzia lo
studio Nomisma, una tenuta in terreno positivo del sistema vino
made in Italy a livello mondiale (+3,3% nel 2018 sull'anno
precedente). La presenza in Asia Orientale di vini made in Italy
è ancora marginale rispetto alle potenzialità italiane. Per il
presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: "La lunga marcia
italiana verso l'Asia si è rivelata in questi anni ancora più
faticosa per la mancanza di una vera regia di sistema
Paese''.(ANSA).
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Vinitaly:consumi vino,in 3 anni sorpasso Asia su NordAmerica
Domanda Asia orientale vale 6,45 mld euro, Usa-Canada 6,95 mld