(ANSA) - ROMA, 24 SET - "L'accordo commerciale con il Canada
e in generale una politica attenta agli accordi commerciali sono
determinanti per il nostro export, soprattutto nel medio e lungo
periodo". E' quanto sostiene Federvini ad un anno dall'entrata
in vigore del Ceta, nel precisare che le statistiche vanno
sempre interpretate e valutate in relazione a tutti i possibili
fattori che le compongono e influenzano.
"Guardando all'export verso il Canada nel primo semestre 2018
a valore - commenta il presidente di Federvini, Sandro Boscaini
- la contrazione è decisamente contenuta pari a -0,5% e in buona
parte collegabile a problemi di commercializzazione in Canada,
anche proprio in funzione dell'entrata in vigore del Ceta". Se
si valuta l'aspetto qualitativo, il presidente ricorda come i
vini Dop, dato gennaio-aprile 2018, abbiano avuto un'impennata
nell'export verso il Canada del 10%. Secondo Federvini, infine,
il Ceta sarà efficace anche per superare le complessità
amministrative del sistema distributivo per la presenza dei
monopoli anche provinciali, che provvedono a controlli,
stoccaggio e successiva commercializzazione e distribuzione
tramite reti controllate; un sistema alquanto costoso e
farraginoso sul quale l'accordo ha iniziato ad intervenire.
(ANSA).
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Ceta: Federvini, avanti tutta determinante per export
Boscaini, prospettive valutate sul medio lungo periodo