(ANSA) - PALERMO, 7 AGO - La maturazione delle uve procede in
modo ottimale, ma le condizioni atmosferiche di giugno e luglio
porteranno sicuramente ad una riduzione del quantitativo di uva
raccolta che ci porrà ben al di sotto della media degli ultimi
anni. Lo dice il Consorzio dei produttori dei vini Doc Sicilia.
"L'andamento climatico degli ultimi mesi lascia presagire
un'ottima qualità delle uve - spiega Maurizio Lunetta,
direttore del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia - Il Pinot
grigio appena raccolto ha avviato una vendemmia che però fa
prevedere quantitativi al di sotto della media degli ultimi
anni, anche se probabilmente superiore alla vendemmia del 2017.
Se analizziamo la campagna di raccolta nel suo complesso ci
aspettiamo una riduzione dei quantitativi soprattutto a causa
delle piogge estive che hanno interessato una vasta area
viticola del Trapanese".
"Per quanto siamo ancora all'inizio della stagione vendemmiale
- aggiunge Paolo Di Maria delle Cantine Ermes di Santa Ninfa,
nella Valle del Belice - i primi raccolti ci soddisfano molto
dal punto di vista qualitativo, mentre indubbiamente non
possiamo non considerare i diradamenti naturali dei vigneti
delle nostre zone registrati nei mesi scorsi. Dal nostro
osservatorio agronomico possiamo prevedere un calo di produzione
di uve non trascurabile (stimiamo il 30% circa di una annata
normale), ma l'obiettivo di riuscire a dare redditività ai
viticoltori puntando sulla qualità dei vini è raggiungibile.
Siamo impegnati da anni a rendere sostenibile il lavoro e i
sacrifici fatti dai nostri soci conferitori per una produzione
di qualità".
"Quest'anno abbiamo avuto finora un clima mite e piogge
relativamente abbondanti rispetto alla media delle precedenti
stagioni: ecco perché possiamo prevedere che il bilancio della
vendemmia sarà positivo - commenta Filippo Paladino,
vicepresidente delle Cantine Colomba Bianca, azienda che
raccoglie uve in diverse zone della provincia di Trapani, specie
tra Marsala, Mazara e la Valle del Belice - Le condizioni
climatiche hanno però esposto le piante ad attacchi di
Peronospera. Il Nero d'Avola, che è molto suscettibile a questa
malattia fungina, potrebbe registrare un calo di quantità del 40
per cento rispetto alla media, mentre il Grillo, il Catarratto e
il Grecanico sono nell'ordine di quantità dell'anno scorso".
(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Vino: Consorzio Doc Sicilia, produzione sarà sotto media
Ma andamento climatico lascia presagire ottima qualità delle uve