(ANSA) - MILANO, 18 APR - L'architettura del paesaggio è
stata protagonista al Vinitaly di un momento di confronto e
promozione del design e dell'arte. Su iniziativa del ministero
delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l'iniziativa
"Paysage - promozione e sviluppo per l'architettura del
paesaggio" - ha dato forte attenzione alle nuove professioni
grazie alle quali il paesaggio vitivinicolo, diviene espressione
artistica e culturale.
Alcune aziende italiane si sono da qualche tempo specializzate
nella realizzazione di giardini pensili sulla sommità delle
cantine, veri e propri paesaggi a misura d'uomo.
Maurizio Crasso è direttore di Harpo, azienda triestina che
da 120 anni opera nell'edilizia, e che di recente ha intrapreso
anche questa innovativa attività di disegnare e realizzare
"paesaggi vinicoli". Cinquanta addetti, età media molto giovane
e dodici milioni di euro di fatturato, si pone l'obiettivo di
costruire paesaggi vinicoli, a partire dal culto e dall'amore
per la terra.
Sistemi innovativi e brevetti internazionali consentono di
lavorare a partire dalle idee dei giardinieri per trasformare le
cantine in luoghi da visitare, ricchi di fascino e spunti di
cultura architettonica.
"Oggi - spiega Maurizio Crasso - i produttori di vino cercano
il modo di differenziarsi, di stupire il visitatore attraverso
quello che definiamo inserimento paesaggistico della cantina.
Dall'inizio degli anni duemila sono numerose le cantine che si
sono rivolte a noi per valorizzare il territorio, da Tormaresca
a Brindisi a Ratti a Cuneo, alle cantine Zime di Verona. Dalla
semplice copertura si arriva a sviluppare veri e propri giardini
e spazi verdi fruibili dal pubblico, nella direzione di
valorizzare l'enoturismo, recentemente al centro del lavoro
legislativo a favore della promozione vinicola".
"Ho cominciato ad appassionarmi a questo sistema di
valorizzazione del territorio, osservando il lavoro dei
giardinieri, per arrivare ad abbinare vino e natura, nel
rispetto concreto dell'ambiente". Oggi la specializzazione di
aziende tutte italiane come Harpo è molto richiesta nei paesi
emergenti del vino come nord Africa, Nigeria, Marocco, fino
all'Iraq, in attesa dei paesi arabi e della attenzione dei
cinesi". (ANSA).
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Al Vinitaly il binomio vino e architettura
Giardini pensili sui tetti delle cantine