(ANSA) - VERONA, 16 APR - A rischio 5 miliardi di export di
vini italiani per la mancata protezione delle Doc. L'allarme in
difesa delle produzioni vitivinicole certificate del Made in
Italy è stato lanciato al Vinitaly dalla Coldiretti, secondo la
quale "l'accordo di libero scambio con il Canada (Ceta) non
protegge dalle imitazioni dall'Amarone all'Ortrugo dei Colli
Piacentini insieme a molti altri vini, ma anche quello siglato
con il Giappone esclude dalla tutela ben il 95% delle 523
denominazioni di vini riconosciute da Nord a Sud del Paese. E la
situazione è ancora più preoccupante nella trattativa in corso
con i Paesi del Mercosur dotati di un forte potenziale
vitivinicolo che già producono copie dei vini italiani, dal
Prosecco brasiliano al Bordolino argentino". Secondo la
Coldiretti "la mancata protezione delle denominazioni di vino
italiane nei diversi Paesi non solo rischia di favorire
l'usurpazione da parte dei produttori locali ma - sottolinea la
Coldiretti - favorisce anche l'arrivo su quei mercati di
prodotti di imitazione realizzati altrove. A rischio - precisa
la Coldiretti - ci sono ben 5 miliardi di valore dell'export dei
vini italiani a denominazione di origine ma anche l'immagine del
Made in Italy e la reputazione conquistata con il lavoro di
generazioni". L'Unione Europea - precisa la Coldiretti - ha
elaborato una lista di sole 30 denominazioni di vino italiano
oltre alla Grappa da tutelare, che riflette in buona parte
quella dell'accordo con il Giappone e ricomprende il Prosecco,
ora peraltro al vaglio dei produttori locali che potrebbero
chiedere ai loro Paesi di proporre un'ulteriore taglio alla
lista stessa. (ANSA).
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VInitaly: per mancata protezione Doc a rischio 5 miliardi
Grido d'allarme Coldiretti su accordi internazionali