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Nasce il patto di adozione di un filare nella Langa

L'iniziativa è della giovane vignaiola Sara Vezza

Sara Vezza (Ph @Massimo Gavello)

Redazione Ansa

Al via il progetto che promuove l'adozione di un filare nella Langa del Barolo. A promuoverlo è la giovane vignaiola Sara Vezza, titolare della cantina Josetta Saffirio a Monforte d'Alba (Cuneo). Alla base dell'iniziativa la finalità di salvaguardare il paesaggio vitivinicolo piemontese dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco e di garantire la sopravvivenza dei piccoli produttori. Il progetto - si legge in una nota - ha anche la finalità- di creare degli itinerari turistici e culturali. Per aderire è necessario scaricare il modulo dal sito internet www.adottaunfilare.it.

L'adesione va spedita all'indirizzo email info@josettasaffirio.com. L'iniziativa consente la possibilità di "adottare" uno o più filari sia a nome proprio o a nome di terzi. A seguito di bonifico si riceverà un "Attestato di adozione" personalizzato per ogni filare adottato. Il «Patto di adozione di un filare a Monforte d'Alba prevede anche una formula regalo che comprende nome e cognome dell'adottante sul palo di testa del filare adottato, possibilità di donazione del filare a terzi, sei bottiglie di vino Barolo Docg prodotto dal filare adottato, più sei bottiglie miste a discrezione dell'azienda, in base alla disponibilità. Il pacchetto prevede anche certificato di adozione, visita della cantina in qualsiasi momento dell'anno (previo preavviso) con degustazione gratuita di tutti i vini accompagnata da una selezione di prodotti tipici locali, aggiornamenti costanti e reportage sulle varie fasi di lavorazione, dalla vendemmia all'imbottigliamento.

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