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Vino è passione unisex tra giovani, superato gap di genere

Ricerca Maxfone sui Millennial

Redazione Ansa

ROMA - Il vino è unisex e la scelta del vino non risulta essere influenzato, come in passato, dal sesso di appartenenza. Tra i giovani il gender gap sta scomparendo nello stile di consumo del vino. E' quanto emerge dall'analisi condotta da Maxfone sui Millennial, la popolazione con un'età compresa fra i 18 e i 35 anni, quasi 2 miliardi nel mondo, per conto di Pasqua Vigneti e Cantine, attraverso la piattaforma SocialMeter Analysis, un modello di monitoraggio dei big data in tempo reale, che effettua analisi strategica, comportamentale e predittiva. La piattaforma ha indagato alcune evoluzioni, in atto o in fase di formazione, nel mercato del vino, da giugno a settembre, attraverso una selezione delle fonti e sottoponendo le risultanze poi all'interpretazione di un team di analisti.

"Siamo attenti osservatori degli stili di consumo del vino che interessano i diversi Paesi. In particolare crediamo che i Millennial stiano guidando il cambiamento e alcuni trend emergenti. I Millennial sono una generazione in continua evoluzione che ama abbattere i cliché e che ha stili di vita sempre mutevoli. Questa è un'opportunità e una minaccia perché è sempre più difficile individuare quali trend di consumo si consolideranno, quali invece svaniranno prima di prendere forza'' ha commentato Riccardo Pasqua, Amministratore Delegato di Pasqua, intervenendo alla tavola rotonda nella sede di Confindustria Verona.

Essere uomo o donna non caratterizza dunque in modo categorico la scelta del vino, ma le donne sono al momento le prime responsabili d'acquisto di vino al mondo (51% worldwide; USA 83%, UK 80%, Francia 70%, Svizzera 60%, Australia 57%). Tuttavia Marco Magnocavallo, founder e Amministratore Delegato di Tannico, ha evidenziato come: "dai dati in nostro possesso, che derivano dallo storico degli acquisti dei nostri 60.000 clienti, tra i Millennial, la differenza di scelta di tipologia di vino fra uomini e donne è ancora evidente con un forte spostamento nel consumo di bollicine da parte delle donne e un minor consumo di vino rosso, che rimane una categoria importante (39% donne, 44% uomini). I Millennial sono inoltre molto sensibili ai brand che hanno e stanno lavorando con una comunicazione trasversale e che non comunica solo con gli stereotipi classici del mondo del vino. La nostra analisi è una foto della situazione attuale, mentre l'analisi di Pasqua è un segnale di un possibile trend emergente".(ANSA).

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