(ANSA) - MILANO, 22 AGO - L'annata 2017 non ha risparmiato
brutte sorprese: la gelata del 18 aprile, che ha colpito circa
il 30% delle vigne in tutta la Franciacorta, e due successive
grandinate. In molti hanno deciso di anticipare la vendemmia.
Una scelta controcorrente l'ha fatta invece l'azienda
Bellavista, che ha raccolto i primi grappoli di Pinot Nero solo
mercoledì 16 agosto e sta raccogliendo ora i grappoli di
Chardonnay, ovvero uva bianca. A questa prima raccolta
seguiranno altre due vendemmie straordinarie.
"Abbiamo saputo attendere - dichiara Francesca Moretti, ceo
dell'azienda - e abbiamo creduto in un metodo di coltivazione
della vigna che ci ha consentito di mettere in dialogo la
tecnologia d'avanguardia con la tradizione più conservativa".
Gelata e grandinate hanno messo in serio pericolo non solo il
raccolto del 2017, ma la salute delle piante per gli anni a
venire. Bellavista - spiegano dall'azienda - "ha reagito
raddoppiando l'impegno in vigna e traendo beneficio da un
pensiero d'avanguardia che essa applica da anni alla gestione
dei suoli, della lavorazione delle vigne e della particolare
potatura, finalizzata a rendere sana e longeva la vite".
"Abbiamo più di 40 artigiani specializzati - dichiara l'enologo
Mattia Vezzola - che si occupano a tempo pieno del lavoro in
vigna, ai quali si aggiungono i 12 tecnici della potatura.
Quest'ultima lavorazione è in grado, da sola, di fare la
differenza sulla sanità delle piante e la conseguente longevità
delle vigne che in Bellavista hanno raggiunto l'età media di
oltre 25 anni. Ed è proprio in virtù di questo patrimonio umano
e naturale che noi abbiamo atteso che la pianta si riprendesse
dallo choc e, dopo un mese esatto, le piante hanno ripreso a
germogliare. A questo punto abbiamo messo in campo il lavoro di
130 persone che, in 15 giorni, hanno selezionato i migliori
germogli intervenendo sui 'capo frutto' vigna per vigna, filare
per filare. Un totale di 8.500 ore di lavoro. Tutto questo per
riportare in equilibrio la vigna per i prossimi anni, perché la
vitalità che abbiamo ridato ai filari colpiti dalla gelata -
conclude Vezzola - porterà beneficio a tutto il patrimonio
vitato".(ANSA).
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