TORINO - E' stato raggiunto l'accordo per la vendemmia 2017 del
moscato: la resa è stata fissata a 80 quintali di uva per ettaro
sia per il Moscato d'Asti sia per l'Asti Spumante docg. Sarà
possibile attivare il blocage-deblocage per un quantitativo di
10 quintali di uva per ettaro qualora le scorte di prodotto si
esauriscano e se le esigenze di mercato lo richiederanno.
L'intesa tra le rappresentanze di produttori e industriali, che
verrà formalizzata nei prossimi giorni, è stata raggiunta nella
sede del Consorzio di tutela dell'Asti, alla presenza
dell'assessore regionale Giorgio Ferrero. I 'moscatisti', coloro
che producono uva vinificandola e destinandola a Moscato d'Asti
docg per la vendita diretta, potranno ottenere un ulteriore
sblocco di 10 quintali di uva per ettaro senza alcun onere,
mentre le aziende di trasformazione e industriali che
decideranno di vinificare le uve destinandole a Moscato d'Asti
Docg sosterranno i costi di un contributo promozionale di 100
euro per ogni quintale di uva. Il Consorzio dell'Asti consiglia,
alle aziende aderenti all'organismo di tutela, un prezzo
indicativo delle uve di 107,50 euro al quintale. E' previsto
anche l'impegno dell'industria al ritiro obbligatorio del mosto
dalle cantine cooperative e l'eventuale gestione di uno
stoccaggio che dovrà essere smaltito entro la vendemmia 2018.
"L'intesa rappresenta un buon punto di mediazione - dichiara
Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - e pone
le basi per una gestione razionale del comparto. Si preannuncia
una vendemmia di qualità ma non abbondante sotto il profilo
quantitativo e questo favorirà il riequilibrio del rapporto
domanda-offerta, a vantaggio di tutta la filiera". Le prime uve
Moscato, sulla base delle rilevazioni dei tecnici di
Confagricoltura, si vendemmieranno dalla seconda decade di
agosto.
"Siamo soddisfatti dell'accordo raggiunto. Gli 80 quintali per
ettaro, con la possibilità di aggiungerne ulteriori 10, e i 50
centesimi in più a quintale dimostrano con chiarezza il ruolo di
primo piano che la cooperazione assume in questo settore"
conclude Stefano Ricagno, vice presidente del Consorzio per la
tutela dell'Asti in rappresentanza delle cooperative agricole
del comparto.
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Moscato d'Asti, accordo per la vendemmia 2017
Confagricoltura, poste basi per gestione razionale del comparto