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Si dimette direttore consorzio Chianti Classico

Dopo 25 anni col Gallo Nero, Liberatore assume incarico Ad di Valoritalia

Chianti Classico

Redazione Ansa

FIRENZE - Il direttore generale del Consorzio Vino Chianti Classico, Giuseppe Liberatore, ha presentato le proprie dimissioni al consiglio di amministrazione dello stesso consorzio, confermandole dopo che in un primo momento il cda le aveva respinte.

Liberatore lascia il consorzio dopo aver ricoperto per 25 anni l'incarico. Le dimissioni sono state rese note ai produttori soci dal presidente del Consorzio Sergio Zingarelli.

Il presidente Sergio Zingarelli, informando i soci produttori del consorzio vitivinicolo Chianti Classico, ha sottolineato che il cda aveva respinto "all'unanimità" le dimissioni del direttore Giuseppe Liberatore, che però ha poi confermato la sua decisione in modo definitivo. "È stata una decisione sofferta - dichiara lo stesso Liberatore in una nota - ma dopo 25 anni di ininterrotto e proficuo lavoro ho sentito il bisogno di trovare nuovi stimoli professionali, accettando di ricoprire un altro incarico", quello di ad della società Valoritalia srl, aggiungendo: "Lascio un Consorzio in piena salute e una denominazione che ha appena festeggiato il suo 300/o anniversario, con le vendite al massimo storico, un'immagine tra le più apprezzate a livello internazionale, grandi progetti in corso d'opera ed uno staff di collaboratori di assoluta eccellenza".

Il presidente Sergio Zingarelli si è indirizzato ai soci facendo rilevare che "il Consorzio dispone di una struttura solida e di una forte coesione e sarà in grado di affrontare le sfide future con il necessario equilibrio e la giusta determinazione". Zingarelli, in un comunicato stampa, ha poi evidenziato "il riconoscimento per l'importante lavoro svolto in questi anni da Giuseppe Liberatore, che con la sua professionalità ha accompagnato la nostra denominazione nel percorso di qualificazione fino ai nostri giorni" e che "Liberatore lascia un gruppo coeso, forte, determinato e consapevole che la strada del successo passa anche attraverso l'impegno e il coinvolgimento di un corpo sociale con la capacità di immaginare traguardi sempre più ambiziosi"

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