(ANSA) - LA MADDALENA, 17 MAR - L'eccellenza della terra dei
re e le proprietà naturali delle coltivazioni isolane. Due
territori, il Piemonte e la Sardegna, uniti in un vino,
denominato 143, quanti sono gli anni di dominazione sabauda
nell'Isola.
Nasce la seconda bottiglia del marchio Tenute Santa Maria,
azienda che si trova nell'omonima isola dell'Arcipelago de La
Maddalena, incastonata come una gemma rara in un braccio di mare
cristallino, definito il Manto della Madonna. Un rosso di
eccellenza che trasferisce al consumatore un connubio storico
tra due terre: da una parte la Sardegna con i suoi vitigni
autoctoni dell'entroterra (Cannonau, Bovale Sardo e Monica);
dall'altra il Piemonte e le Langhe con i suoi storici cru,
Barolo e Cannubi, dove si trovano i vini a base Nebbiolo tra i
più pregiati, eleganti e longevi della penisola.
Il connubio ha dato vita ad un vino complesso, che porta al
palato le esperienze sensoriali dei territori d'origine, dove il
frutto maturo tipico del clima mediterraneo è bilanciato dalla
freschezza e dalla struttura dei Nebbioli piemontesi.
Il tannino è ben presente ma sempre morbido e vellutato. La
sua complessità è poi ben definita da una lunga persistenza al
palato. 143 è un vino sorprendente, un esperimento sensoriale
senza precedenti che celebra un capitolo perduto della storia
d'Italia. In questa bottiglia si è voluto unire due masse ben
distinte per caratteristiche organolettiche e provenienza, ma
che nell'unione finale costituiscono un vino pieno, armonico e
complesso.
Nel processo di selezione, Tenute di Santa Maria si è avvalsa
della collaborazione di professionisti del settore, con i quali
si sono selezionate le due distinte masse. 143 è un prodotto per
intenditori, ne vengono prodotte solo 653 bottiglie all'anno
tutte numerate e rigorosamente confezionate in pregiate casse di
legno. (ANSA)
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Nasce 143, nuova bottiglia delle Tenute Santa Maria
Rosso d'eccellenza ispirato al Regno di Sardegna e i sabaudi