Passi in avanti per l'apertura del "Museo del Marsala", il
vino liquoroso prodotto dalla seconda metà del '700 ed esportato
in tutto il mondo. ''Ho dato incarico al Servizio turistico
regionale di Trapani di avviare le attività propedeutiche per la
realizzazione del progetto - dice l'assessore regionale al
Turismo Antony Barbagallo al Giornale di Sicilia - che
costituisce una concreta occasione di promozione, non soltanto
di un prodotto di eccellenza riconosciuto nel mondo e del
territorio che lo esprime, ma anche dell'intera Sicilia. La
dirigente regionale Daniela Segreto coordinerà un tavolo
operativo a cui sono stati chiamati il Comune di Marsala e
l'Istituto regionale Vino Vite e Olio''.
Il Museo del Marsala sarà realizzato nel prestigioso Palazzo
Fici che già ospita l'Enoteca Comunale e l'Associazione Strada
del Vino Marsala Terre d'Occidente.
Apertura prevista alla fine del 2017. Il progetto, precisa
l'ideatore del progetto Francesco Alagna, prevede uno spazio
multimediale, sviluppato su 400 mq, al passo con i più
innovativi musei europei, che permetterà al visitatore
un'esperienza autonoma e immersiva alla scoperta di questo
prodotto. Al suo interno sarà possibile degustare in modo
autonomo il Marsala, scegliendo tra circa 60 etichette diverse,
incluse alcune riserve storiche, grazie ad un sistema di
dispenser a temperatura controllata. Il museo ospiterà,
all'interno di un'area dedicata, anche le collezioni di privati
cittadini che avranno voglia di condividere con il pubblico i
loro "pezzi di storia".
"Ero in Australia, nel 2014, in visita al Wine Museum di
Adelaide - racconta ancora Alagna, ideatore e promotore del
progetto - quando ho pensato per la prima volta al progetto di
un museo dedicato al vino Marsala, prodotto che amo e che da
anni promuovo in prima persona. Sono infatti partito dalla mia
esperienza personale: grazie al mio lavoro, sono in costante
contatto con i turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Quello che ho constatato è una grande curiosità sul vino
Marsala. Molte persone scelgono questa meta turistica perché
attratti dalla grande tradizione vitivinicola, ma poi trovano
poche e frammentate informazioni. Da qui nasce l'idea di creare
uno spazio ad hoc per raccontare, attraverso un linguaggio
moderno e strumenti interattivi, questo vino Doc prodotto in
provincia di Trapani da diversi vitigni a seconda della
tipologia, come indicato nel Disciplinare che dal 1984 ne
formalizza la classificazione in base al colore (oro, ambra e
rubino), al residuo zuccherino, al titolo alcolometrico e,
soprattutto, agli anni di affinamento (Fine, Superiore,
Superiore Riserva, Vergine o Soleras, Vergine Riserva o Soleras
Riserva)".
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Un Museo per il vino Marsala, lavori in corso
Al via tavolo operativo Regione Sicilia con Comune e Irvvo