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Italia si aggrega in Cina con 'Italian Wine Channel'

Mantovani, Mipaaf, Mise, Ice, Vinitaly saranno un player unico

Redazione Ansa

Una task force per l'internazionalizzazione del vino italiano, aperta a partnership istituzionali e allo stesso tempo fortemente orientata al business. E' quanto prevede il Piano industriale della neonata Veronafiere Spa, dove nel capitolo investimenti (94 mln di euro da qui al 2020) ricorre spesso la parola 'vino' correlata a 'sviluppo' e 'innovazione', sia in Italia che soprattutto all'estero. L'obiettivo del 'Piano industriale filiera wine' - presentato oggi a wine2wine, nella nuova sede di Vinitaly International, dai vertici di Veronafiere assieme a quelli di Ice, Federvini e Unione italiana vini - è consolidare la leadership fieristica del settore dotando il vino made in Italy di strumenti nuovi e decisivi per fare il salto di qualità nei Paesi terzi. Il volume d'affari obiettivo al 2020 dell'intero piano industriale è di 113 milioni di euro.

"In Cina, il vino italiano potrà finalmente essere rappresentato da un soggetto unitario forte e aggregatore del sistema sia istituzionale che produttivo: l'Italian Wine Channel - commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere spa -. "Si tratta di un progetto triennale promosso da Mise, Mipaaf, Ice e Vinitaly che scenderanno in campo come un player unico per l'intero mercato cinese. Tra le principali iniziative progettuali - specifica il direttore generale - quelle sull'education, per una promozione efficace della cultura del vino italiano in Cina e sulla digital information, attraverso i social e il web. Italian Wine Channel diventerà il soggetto promotore di eventi b2b, come Vinitaly China Chengdu e Vinitaly China Road Show e anche di eventi b2c per il potenziamento dell'e-commerce attraverso una piattaforma crossmediale dei principali canali di vendita on line". "La Cina è una delle aree geografiche target principali in cui andiamo a quadruplicare l'investimento rispetto all'anno precedente" ha annunciato il direttore generale dell'Ice, Piergiorgio Borgogelli. Per il presidente di Veronafiere spa, Maurizio Danese: "Il piano di Veronafiere è fortemente connesso a quello del vino italiano. E con Vinitaly il settore potrà fare un nuovo salto di qualità nell'internazionalizzazione, specie nei Paesi asiatici, dove paghiamo sia il ritardo storico nei confronti del nostro principale competitor, sia gli accordi bilaterali che hanno notevolmente favorito la crescita di Australia e Cile in Cina".

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