(ANSA) - RIETI, 20 NOV - "Da qui a qualche anno, il sapore
del Chianti potrebbe cambiare a causa dei cambiamenti
climatici". Lo ha affermato, citando analisi realizzate dal Cnr
di Firenze, Francesco Ciancaleoni dell'Area ambiente e
territorio di Coldiretti intervenendo a Rieti al XII Forum
internazionale Greenaccord dell'Informazione ambientale.
"Ovviamente - ha aggiunto - questo è un pericolo che accomuna
tutte le produzioni agricole di qualità". Il vino "è molto
sensibile a fattori quali temperatura e livello delle
precipitazioni". Secondo l'esperto di Coldiretti, "il
riscaldamento globale e la variazione della quantità e
dell'intensità delle piogge produrrà quindi effetti in termini
di grado zuccherino delle uve". Un elemento in più che, sempre
secondo Ciancaleoni, dovrebbe indurre a intervenire con
tempestività con azioni di contrasto al climate change. "La
situazione - ha aggiunto - al momento non è ancora drammatica ma
i segnali d'allerta ci sono tutti e sono preoccupanti. I dati
Ispra attribuiscono al settore agricolo il 6,9% delle emissioni
nazionali. Per ridurne l'impronta, è necessario intervenire sui
processi agricoli, produrre energia da fonti rinnovabili,
diffondere nuovi modelli di produzione meno intensivi". Anche i
consumatori possono fare molto: "Si devono diffondere - ha
proseguito - nuovi stili di acquisto prediligendo la filiera
corta e i prodotti stagionali di aziende del proprio territorio
ottenuti con tecniche colturali a basso impatto, come
l'agricoltura biologica". (ANSA).
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Clima: Coldiretti, anche i vini potrebbero cambiare sapore
Sensibili a fattori come temperatura e precipitazioni