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Nei piatti delle Eolie pesci a km zero e grani antichi

Ristoratori hanno aderito al progetto Gusta le Eolie

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 LUG - "Mentre a Portofino un'ordinanza sindacale obbliga i ristoratori a usare prodotti locali, nelle Eolie da 10 anni i ristoratori già lo fanno e senza bisogno di obblighi sindacali". Lo spiega una nota aggiungendo che "ben 26 ristoratori, coordinati dalla condotta delle Isole Slow Siciliane, hanno aderito al progetto Gusta le Eolie, che prevede un uso prevalente di materie prime isolane nei piatti che proporranno per tutta l'estate".
    Fra le pietanze ittiche si è dato risalto a pesci, cosiddetti "dimenticati" e meno utilizzati, come l'occhiata, o al gobetto, un piccolo gambero di nassa della cui pesca si sostengono alcune famiglie di pescatori eoliani.
    Grande risalto si è dato anche ai grani antichi eoliani, "dando corpo ad un'azione che negli ultimi anni ha visto il recupero di diversi ettari abbandonati, soprattutto sull'isola di Lipari. I grani eoliani vengono moliti a pietra direttamente sull'isola e trasformati in pasta che diventa la protagonista di tanti piatti.
    Gli altri due prodotti, bandiera dell'agricoltura eoliana, sono i capperi e la malvasia che da sempre rappresentano il meglio dell'enogastronomia delle isole Eolie.
    "Il valore aggiunto di Gusta le Eolie nella sua decima edizione è stato il coinvolgimento degli studenti dell'Istituto superiore Conti di Lipari, che hanno contribuito, insieme ai docenti, alla preparazione delle schede dei prodotti selezionati, tradotte in varie lingue e frutto di interviste a pescatori e agricoltori locali e creato itinerari ecogastronomici, all'insegna della sostenibilità ambientale.
    Tutto il progetto, sostenuto da Blue Marine Foundation, è in linea con le linee guida della rete internazionale delle Isole Slow, di cui le isole Eolie fanno parte e che ha fra i suoi obiettivi primari la difesa di territori fragili come le piccole isole con il recupero di una pesca e di una agricoltura sostenibili e la trasmissione dei loro valori identitari attraverso il cibo". (ANSA).
   

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