(ANSA) - ROMA, 08 SET - La crisi alimentare è un tema
globale, ma il contrasto parte dalla tavola dei singoli
cittadini che, attraverso le proprie scelte individuali di
acquisto e consumo, possono contribuire anche alla mitigazione
del cambiamento climatico e alla transizione ecologica. Ne è
convinto il fondatore di Slow Food Carlo Petrini che, in
occasione della presentazione di Terra Madre - Salone del Gusto
2022 alla Stampa estera, ha indicato cinque azioni prioritarie
attuabili dai singoli cittadini.
Secondo il fondatore di Slow Food Petrini "la società
civile può essere artefice del cambiamento se: valorizza
l'economia agroalimentare locale e la stagionalità dei prodotti;
riduce lo spreco alimentare che oggi vede mandare al macero il
33% delle produzioni edibili che hanno peraltro richiesto
risorse idriche e consumato terreni fertili; riduce il consumo
di carni per favorire una dieta mista a prevalenza vegetale;
taglia la plastica monouso che con maggior frequenza è
utilizzata dall'industria delle bevande e alimentari; non
predilige i cibi iperprocessati dove c'è tanta chimica. E grazie
ai giovani, i tanti che stanno chiaramente dicendo che il futuro
è nella tutela dell'ambiente questa sommatoria di azioni
virtuose può diventare una valanga. Peccato che nelle liste
elettorali - conclude Petrini - ci siano pochi giovani
candidati; un mistero che può creare disaffezione al voto".
(ANSA).
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Petrini (Slow Food), 5 azioni per contrasto crisi alimentare
Somma dei comportamenti individuali può creare valanga virtuosa